Eccomi...a maggior ragione in questo momento storico di portata mondiale Cristo Nostro Signore ci spinge ad annunciare innanzitutto a noi stessi e poi agli altri che  siamo PROVATI MA NON VINTI!

Carissimi,

l’Ufficio Regionale di Pastorale Familiare della Conferenza Episcopale Siciliana propone a tutti coloro che desiderano formarsi per mettersi a servizio della famiglia nella vita e nella pastorale della Chiesa  un “Laboratorio di Studio di Pastorale Familiare & Ricerca di pratiche virtuose”: consiste in un’esperienza laboratoriale di formazione in pastorale familiare per l'individuazione di percorsi attuabili nelle realtà ecclesiali del nostro territorio regionale. Ulteriori informazioni li trovate in allegato o visitando il sito www.pastoralefamiliarecesi.com.

 

Un abbraccio in Cristo

Don Salvatore Bucolo, Rosetta e Giorgio Amantia

UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA

Carissimi tutti in Cristo,

il nostro Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina in una Sua lettera del 13 luglio a.c. si è rivolto ai presbiteri dell’Arcidiocesi di Catania con queste parole: «In questo periodo mi sono pervenute diverse condivisioni di disagio da parte di coppie di fidanzati che, a causa dell’attuale situazione sanitaria, hanno dovuto rimandare la celebrazione delle loro nozze oppure in qualche caso hanno dovuto scegliere di sposarsi in modo più dimesso».

Per tale ragione, Egli Stesso ha espresso il desiderio di incontrare i fidanzati e i novelli sposi inviando direttamente a loro questo invito: «Desidero rivolgermi particolarmente a voi che avevate programmato le vostre nozze per quest’anno, vivendo quindi con più difficoltà i preparativi o avendo dovuto rimandare questo giorno tanto atteso. Sento forte il desiderio di incontrarvi, per benedire personalmente il vostro amore e affidarvi alla Mamma celeste. Vi aspetto sabato 12 settembre alle ore 18:00 presso il Santuario della Madonna di Mompilieri a Massannunziata, Mascalucia».

Pertanto, come Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia, grazie all’aiuto dei Parroci, dell’Ufficio Matrimoni della Cancelleria Arcivescovile e di quanti ci hanno fornito i nominativi delle coppie con i loro rispettivi contatti, ci siamo subito mossi telefonando direttamente gli interessati ed inviando loro l’invito del nostro Arcivescovo che trovate qui in allegato. Essendo sempre possibile che a qualche coppia possa non essere ancora giunto alcun invito, chiediamo a tutti voi di farsi portavoce verso quei fidanzati e coppie di sposi di vostra conoscenza, e voi stessi di invitarli per far sentire loro quanto importanti e preziosi siano per la Chiesa.

Affidiamo sin da ora alla vostra preghiera l’incontro del nostro Pastore con le famiglie nascenti della nostra Chiesa di Catania e vi ringraziamo anticipatamente per la vostra preziosa mediazione.

Don Salvatore Bucolo, Rosetta e Giorgio Amantia e tutti i membri dell’Equipe

Carissimi,

il particolare periodo trascorso a causa del Coronavirus ha amplificato le problematiche di relazione tra sposi. Molte coppie stanno vivendo difficoltà nella loro relazione e proprio a loro vogliamo rivolgerci per proporre un percorso di riavvicinamento. 
 

Con la presente vorremmo informarvi sul Programma Retrouvaille e sull'opportunita' offerta alle coppie in difficolta' di relazione residenti in Sicilia che si terrà in data 23, 24 e 25 Ottobre 2020 a Pergusa (EN).

 

Retrouvaille consiste in un programma offerto a tutte le coppie che vivono l'esperienza di un matrimonio sofferente. Si tratta di un percorso alla pari tra coppie - formate da un uomo e una donna - che hanno sperimentato difficolta' piu' o meno gravi nel loro matrimonio e le hanno superate, e altre coppie che stanno vivendo le loro stesse difficolta'.

 

Retrouvaille è un programma pensato per rispondere ad un bisogno specifico di aiuto queste coppie sposate con Sacramento, civilmente o conviventi stabili, sull'orlo della separazione o anche gia' separate e/o divorziate, che desiderino darsi un'altra possibilità nella loro relazione.

 

Vi ringraziamo per l'attenzione che ci vorrete riservare leggendo la lettera allegata, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.retrouvaille.it e ci permettiamo di chiedervi di aiutarci a promuovere e diffondere il programma con la possibilita' di pubblicare un articolo, intervista, testimonianza. Vista la difficoltà del momento di organizzare incontri in presenza per la diffusione di Retrouvaille, sarebbe per noi un sostegno prezioso per raggiungere le tante coppie che stanno affrontando difficoltà di relazione.

Vi chiediamo cortesemente di contattarci via mail a questo indirizzo oppure ai numeri 348.289.84.20 /  388.499.75.33 nel caso di vostra disponibilita' in merito, al fine di concordare insieme le modalita', i tempi di pubblicazione e in particolare i contenuti che possono anche includere, oltre ad una presentazione del programma Retrouvaille, anche una testimonianza di una coppia guarita.

 

Restiamo a disposizione per qualsiasi richiesta di informazioni e approfondimento sul programma Retrouvaille porgendovi con l'occasione i nostri piu' cordiali saluti.

 

Silvana e Pietro Machì

Retrouvaille Italia Sud
Incaricati alla diffusione

Lettera di Presentazione Retrouvaille 2020
Volantino Retrouvaille
Locandina Weekend Pergusa - ottobre 2020

Ai Presbiteri dell Arcidiocesi Loro sedi

In questo periodo mi sono pervenute diverse condivisioni di disagio da parte di coppie di fidanzati che. a causa dell’attuale situazione sanitaria, hanno dovuto rimandare la celebrazione delle loro nozze oppure in qualche caso hanno dovuto scegliere di sposarsi in modo più dimesso.

Desiderando manifestare loro sia la mia vicinanza personale sia quella di tutta la Chiesa, ho chiesto all’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia di preparare un momento in cui io possa incontrare queste coppie.

A tal fine, vi chiedo di inviarmi entro il 27 luglio p.v., all’indirizzo di posta elettronica pastoralefamiliare.ct@gmail.com o al numero WhatsApp 345 0839692, i nomi con relativi recapiti delle coppie che hanno frequentato il percorso prematrimoniale o hanno chiesto di celebrare le nozze nella vostra Parrocchia.

Tramite l’Ufficio di Pastorale Familiare farò arrivare il mio invito per questo incontro che si svolgerà sabato 12 settembre c.a. alle ore 18.30 presso il Santuario Diocesano Madonna della Sciara di Mompilieri. Grato per la cortese collaborazione, invio a tutti un cordiale saluto.

+ Mons. Salvatore Gristina

Carissimi,
 
il particolare periodo trascorso a causa del Coronavirus ha amplificato le problematiche di relazione tra sposi. Molte coppie stanno vivendo difficoltà nella loro relazione e proprio a loro vogliamo rivolgerci per proporre un percorso di riavvicinamento.
 
Retrouvaille consiste in un  programma offerto a tutte le coppie che vivono l'esperienza di un matrimonio sofferente, come potrete approfondire leggendo la lettera allegata. Si tratta di un percorso alla pari tra coppie - formate da un uomo e una donna - che hanno sperimentato difficolta' più o meno gravi nel loro matrimonio e le hanno superate, e altre coppie che stanno vivendo le loro stesse difficoltà.

Retrouvaille è un programma pensato per rispondere ad un bisogno specifico di aiuto a queste coppie sull’orlo della separazione o anche già separate e/o divorziate che desiderino darsi un’altra possibilità nella loro relazione.
 
Nato in Canada alla fine degli anni '70 e approdato in Italia nel 2002 per interessamento dell’Ufficio Nazionale della CEI, e’ tuttora promosso e sostenuto dall’Ufficio Nazionale di Pastorale Familiare nella persona di Padre Marco Vianelli e continua a portare un messaggio di speranza in contrapposizione alla separazione e al divorzio.
 
Richiamiamo il passo n. 232 di Amoris Laetitia dedicato alla “sfida della crisi” che ci sembra essere un incoraggiamento al servizio che svolgiamo con il Programma Retrouvaille “… coniugi esperti e formati devono essere disposti ad accompagnare altri in questa scoperta, in modo che le crisi non li spaventino né li portino a prendere decisioni affrettate …” e piu’ avanti al passo n. 238 “… riconoscendo che la riconciliazione è possibile, oggi scopriamo che un ministero dedicato a coloro la cui relazione matrimoniale si è infranta appare particolarmente urgente...”.
 
L’impegno per diffondere questo messaggio di speranza in tutte le diocesi e’ avvalorato dalle oltre 200 testimonianze che ogni anno doniamo nelle parrocchie, durante le feste della famiglia e in qualsiasi contesto veniamo chiamati.
 
Non potendo in questo momento essere fisicamente presenti o organizzare incontri per la diffusione di Retrouvaille, ci permettiamo di chiedere il vostro aiuto per promuovere il programma partecipando a vostre iniziative on line di Pastorale Familiare nelle quali poter donare una testimonianza di una coppia guarita.
 
Ringraziamo per l'attenzione che ci vorrete riservare leggendo la lettera allegata di presentazione del programma Retrouvaille e le ulteriori informazioni contenute nel volantino. Vi invitiamo a visitare il nostro sito www.retrouvaille.it.
 
Contattateci all’indirizzo e-mail PR-sud@retrouvaille.it oppure ai numeri 348.289.84.20 / 388.499.75.33 nel  caso di vostra disponibilità in merito al fine di concordare insieme le modalità e i contenuti.
 
Restiamo a disposizione per qualsiasi richiesta di informazioni e approfondimento sul programma Retrouvaille porgendovi con l'occasione i nostri più cordiali saluti.

Silvana e Pietro Machì
Retrouvaille Italia Sud
Incaricati alla diffusione

Lettera di presentazione Retrouvaille 2020
Volantino Retrouvaille

Eccoci!

Che dirvi? Non possiamo non confidarvi che anche a noi pesa non poter incontrarci e continuare quei percorsi che improvvisamente abbiamo dovuto interrompere. Ciò che però non è mai mancata, ma anzi ulteriormente intensificata, è stata la preghiera. Tutte le sere, da lunedì 9 marzo, primo giorno del lockdown, sempre alcuni di noi, riuniti insieme tramite i social network, abbiamo pregato col Santo Rosario rivolgendo al Signore, tramite la materna intercessione di Maria, le tantissime richieste che tutti i giorni ci arrivavano. Non c’è stato un giorno in cui non vi abbiamo portato nella nostra preghiera. Nel frattempo da più parti si faceva sempre più pressante la richiesta di tantissimi di organizzare un qualcosa che potesse aiutare tutti a saper leggere e vivere con fede cristiana questo tempo. Per tale ragione, dopo aver insieme invocato lo Spirito Santo, abbiamo messo su questo piccolo percorso (chiaramente online) per semplicemente raccontare a tutti come la Chiesa, chiamata da Papa Francesco “Ospedale da campo” (una profezia che oggi non può non lasciare a tutti esterrefatti), tramite persone concrete con le loro debolezze e fragilità, nella diversità dei loro stati di vita, è stata viva e presente in questo tempo di pandemia. Nel manifesto trovate tutte le informazioni. Soltanto vi ricordiamo che per poter seguire è necessario iscriverci alla pagina Facebook indicata. Che dirvi? Spero che questa piccola iniziativa possa essere di aiuto a tutti.

Vi aspettiamo! Buona missio!

Don Salvatore Bucolo ed Equipe del Servizio dei 10 Comandamenti di Catania

Quale pastorale della Chiesa di oggi? Non ho soluzione!
Ringrazio Dio per l’inquietudine

di Don Salvatore Bucolo

Sin da piccolo, leggendo i libri di storia, rimanevo fortemente impressionato dalle cruente guerre, dagli atroci stermini e dalle implacabili carestie che hanno sempre segnato il volto dell’umanità. Come figlio di questo tempo e soprattutto come appartenente alla cosiddetta casta del “mondo occidentale”, ho sempre percepito tali pagine della storia come memoria di un passato, ormai passato, che non poteva mai toccarmi.

Faccio parte di una generazione che celebra in Italia la Festa della Liberazione ogni 25 aprile dell’anno e che ogni 27 gennaio fa memoria di quella follia umana che ricorda a tutti di cosa l’uomo arriva a fare, la terribile Shoah. Sono eventi certamente ancora recenti, di cui tuttora esistono memorie viventi di uomini e donne che testimoniano il prezzo di quanto hanno pagato sulla loro pelle, ma nel mio cuore tutto ciò lo percepisco come qualcosa di lontano, che non potrebbe mai accadere nel mondo di cui faccio parte, in cui tutto pare super efficiente e sicuro.

È bastato, invece, un solo attimo, un solo virus invisibile e impercettibile, a soppiantare tali mie convinzioni. Non esiste angolo della terra né mente umana né cuore di persona che non siano tutti direttamente toccati dall’azione incredibile di questo agente patogeno. Tutte le nazioni sono andati in tilt. La scienza è andata in tilt. L’economia è andata in tilt. Tutti, accomunati dal nemico comune, hanno dovuto ripensare i loro schemi, le loro conoscenze, le loro abitudini, i loro stili di vita.

La situazione è alquanto complessa, e in tale complessità la Chiesa si trova a convivere appieno. Io non ho soluzione, e dinanzi a questo scenario provo un’enorme inquietudine, la stessa medesima inquietudine che in questi giorni ha toccato tanti figli della Chiesa, i quali dinanzi ad un’emergenza inedita e surreale hanno dovuto reiventarsi pastoralmente perché non manchi a nessuno quella prossimità e vicinanza tanto proclamata e sostenuta dal Vangelo. Ho visto così confratelli sacerdoti utilizzare tutti i mezzi mediatici e reali per annunziare a tutti che ancor di più Cristo è veramente risorto nei solchi di questa storia reale. Ho visto consacrate, totalmente donate alla carità, con tutti i rischi e le incertezze del caso, non smettere mai di garantire un piatto caldo ai tantissimi poveri aumentati in modo vertiginoso, trasformando le vie deserte e paurose di una tetra città in una grande mensa, anticipo di quel famoso banchetto celeste cui tutti un giorno faremo parte.

Ho visto anche famiglie celebrare il triduo pasquale nelle loro case, dove colui che tiene il timone della famiglia ha incredibilmente sbalordito i suoi figli, lavando loro i piedi ad uno ad uno, manifestando come il segreto del guidare una famiglia sta proprio nel piegarsi in ginocchio a totale servizio degli altri. Nessuno avrebbe mai immaginato o sognato una circostanza di tale portata, ma al contempo è assurdo credere e proclamare con certezza che Dio manda nel mondo questa pandemia per chissà quale progetto divino. Da parte mia so soltanto questo: ho visto uomini e donne che, accomunati dallo stesso credo, nella diversità della loro vocazione e del loro stato di vita, con la potenza creativa dello Spirito Santo hanno trasformato la loro inquietudine in una sorgente di amore che ha dato acqua e ristoro ad una umanità piagata e ferita nella sofferenza e nella tribolazione.

Per questa la ragione insieme alle famiglie dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia di Catania abbiamo preso consapevolezza che questo è il tempo in cui siamo chiamati metterci in ascolto di quei sussulti dello Spirito che parla tramite ciascuno di voi. Sì, mi riferisco a voi, o meglio a te personalmente che stai leggendo questo articolo. Desideriamo ascoltarti per essere a conoscenza di quanto l’opera divina sta realizzando nella tua storia, nella tua casa, nelle tue relazioni fondamentali. Chissà quali modalità inedite di annunzio della Parola stai vivendo nei tuoi ambienti

quotidiani e potresti metterci a conoscenza per dare a tutti piste nuove e concrete nella via dell’evangelizzazione.
Chissà anche quale liturgia familiare sei riuscito a realizzare di tua iniziativa nella tua Chiesa domestica e potresti condividere con noi, per farla diventare un patrimonio alla portata di tutti. Chissà, infine, quali iniziative caritative di prossimità stai sperimentando nella tua carne e potrebbero diventare lo stile comune per tutti. Parola, Liturgia e Carità: in fondo, sono questi i tre ambiti citati negli esempi che costituiscono la vita propria della comunità ecclesiale, e anche di ogni Chiesa domestica e di ogni singolo cristiano. Nessuno potrà mai fare a meno di nutrirsi della Parola, di innestare la sua vita nella Liturgia e di esprimere l’esplosione della vita divina che dimora in ciascuno di noi nella Carità.
Pertanto, quello che adesso desideriamo fare è quello di metterci in ascolto di voi famiglie, per poter conoscere le vostre ricchezze, quanto di bello siete riusciti a realizzare in questo tempo, ma allo stesso tempo vogliamo tendere il nostro orecchio verso i vostri desideri, bisogni, paure, fragilità, perché, come dice il Concilio Vaticano II, «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore» (Gaudium et spes 1). Percepiamo, oggi più che mai, la chiamata di dover discernere insieme quale volto di Chiesa siamo interpellati tutti a manifestare in un mondo problematico ma non meno ricco, sofferente ma desideroso di rialzarsi, provato ma più tenace e forte. Non fraintendeteci! Non siamo in cerca di soluzioni né di ideone né tantomeno di strategie, a nostro giudizio pericolose e sempre da temere; desideriamo invece tendere l’orecchio l’uno verso l’altro, per crescere in quella sinodalità che ha sempre caratterizzato la Chiesa sin dalle sue origini.
Per tale ragione ti chiediamo di scriverci all’indirizzo di posta
elettronica pastoralefamiliare.ct@gmail.com, per comunicare le vostre ricchezze, le vostre fragilità e soprattutto quale volto di Chiesa tutti insieme, ognuno nella sua singolarità e specificità, siamo chiamati a fecondare e ravvivare in questo tempo che non smetterà mai di essere tempo di grazia, perché Cristo è veramente risorto e nel Suo Mistero Grande ha già redento l’umanità.

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