Per la buona riuscita di un percorso è fondamentale che sia:
- Un itinerario di fede a misura concreta dei nubendi,
- con un accompagnamento attento e costante della Chiesa nella persona dei parroci e delle coppie di sposi della propria comunità di appartenenza,
- con uno stile di primo annuncio kerigmatico,
- avendo come punto di rifermento la Parola di Dio,
- come guida il Magistero della Chiesa,
- mostrando come la loro scelta di matrimonio è innanzitutto una risposta alla vocazione battesimale all’amore nuziale,
- un amore che va accolto nella sua integrità, autenticità e totalità di unità di un uomo e di una donna in anima e corpo, aperta responsabilmente al dono della vita, all’accoglienza di bambini dati in affido o adottati e all’educazione della prole, con il sostegno dei principi morali propri dell’antropologia cristiana personalista e con il supporto delle competenze professionali e scientifiche offerte dai Consultori di ispirazione cristiana;
- evidenziando come, sin dalla creazione, la relazione di amore tra l’uomo e la donna è l’immagine primordiale di Dio,
- e come, nella redenzione, tale relazione è divenuta l’attualizzazione del Mistero Grande dell’amore nuziale di Cristo Sposo per la Chiesa Sua Sposa, che si realizza nella liturgia eucaristica del matrimonio,
- conferendo agli sposi, in forza della grazia del sacramento nuziale, una spiritualità e una missione specifica nella Chiesa e nella società,
- e alla famiglia l’unicità dell’essere icona della Trinità;
- per ultimo, l’itinerario si conclude con l’accoglienza dei nubendi divenuti sposi in comunità familiari di giovani coppie.
Nota bene:
1. non tralasciare o non dimenticare mai alcuno di questi ingredienti;
2. non basta soltanto l’osservanza di tutti gli ingredienti, ma la buona riuscita dipende innanzitutto dalla saggia valutazione che i parroci insieme alle coppie di sposi fanno nel prestare attenzione ai nubendi, nell’ascoltarli, nel considerare bene carismi, abilità, competenze e strumenti che si hanno a disposizione e soprattutto nell’adoperarsi ad una costante formazione per meglio rispondere alle sempre nuove sfide pastorali.