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Concorso "Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto", ispirato al Beato Padre Pino Puglisi

Uffici diocesani per la Pastorale Scolastica, Dispersione Scolastica e IRC

E' stato bandito il concorso "Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto", ispirato al Beato Padre Pino Puglisi su cui il nostro Arcivescovo ha impostato il "Messaggio per l'inizio dell'anno scolastico 2023-24". Gli uffici diocesani per la Pastorale Scolastica, Dispersione Scolastica e IRC hanno presentato il bando per le scuole primaria (solo quarte quinta classe) e Secondaria di I e II grado, aperto agli studenti (singoli o classi) delle scuole all'interno del territorio diocesano. Le categorie sono: letteraria, musicale, artistica e multimediale. L'invio e la consegna degli elaborati è prevista alla fine di febbraio 2024, mentre la premiazione nel mese di maggio 2024.

PERCORSO FORMATIVO SULLA PARROCCHIA 20-23 novembre 2023 Baida (Pa) Il volto delle comunità parrocchiali umiltà – disinteresse – beatitudine. La testimonianza di don Pino Puglisi

Centro Madre del Buon Pastore

Il corso si inserisce nell'ambito della formazione permanente del clero e si propone di approtondire alcune tematiche legate alla Parrocchia,
proponendo una serie di riflessioni di carattere teologico e antropologico,
con la finalità di dare delle chiavi di lettura su temi che emergono dalle nuove sfide relazionali e pastorali.

PERCORSO FORMATIVO SULLA PARROCCHIA 20-23 novembre 2023 Baida (Pa)
Il volto delle comunità parrocchiali umiltà – disinteresse – beatitudine
La testimonianza di don Pino Puglisi

PROGRAMMA

Lunedì 20 novembre 2023
Ore 15.00 Arrivi e sistemazione
Ore 16.30 Introduzione ANTONINO SAPUPPO - Direttore del Centro “Madre del Buon Pastore”
Ore 17.00 Lectio sulla parabola del Grano e la zizzania: spargere il seme della Parola che salva
Ore 18.00 Laboratori
Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica e Vespri
Ore 20.00 Cena

Martedì 21 novembre 2023
Ore 8.00 Colazione
Ore 9.00 Lodi mattutine
Ore 10.00 Il volto e la spiritualità del parroco PROF. MARIO TORCIVIA

Laboratori
Ore 13.00 Pranzo
Ore 16.30 Relazione MONS. CORRADO LOREFICE
Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica e Vespri
Ore 20.00 Cena
Ore 21.00 Visita guidata – Missione Speranza e Carità

Mercoledì 22 novembre 2023
Ore 8.00 Colazione
Ore 9.00 Lodi mattutine e Celebrazione Eucaristica
Ore 10.00 Le mani del parroco (tenerezza-giustizia-misericordia) PROF. BUCCELLATO
Ore 13.00 Pranzo
Ore 16.00 Visita alla Parrocchia di Brancaccio
Ore 17.30 Visita al Centro Padre nostro
Ore 20.00 Cena

Giovedì 23 novembre 2023
Ore 8.00 Lodi Mattutine
Ore 9.30 Testimonianza di p. Carlo Aquino
Ore 13.00 Pranzo
Ore 14.30 Saluti e partenze

Il costo del soggiorno (€ 160,00) comprende il pernottamento, i pasti e tutto quanto espresso nel programma.
È necessario prenotarsi inviando i propri dati all’indirizzo: centromadrebuonpastore@gmail.com
Per info: www.chiesedisicilia.org
Don Antonio Sapuppo cell. 340.3195406
Don Sebastiano Cristaudo cell. 329.3292116

A Belpasso l’arcivescovo ricorda Renato Caponnetto, vittima di mafia: «Uomo di grande dignità»

Ufficio Comunicazioni Sociali

«Per noi è importante ricordare i veri eroi del nostro tempo. Martiri che hanno combattuto per la libertà di tutto il territorio e per la libertà del lavoro e dell'impresa in questa zona, è fondamentale. La mafia è un mostro che non porta ricchezza, ma povertà, disperazione, lacrime. Porta con sé il carcere e la divisione delle famiglie intrappolate in questa morsa. Renato Caponnetto e la sua famiglia hanno dimostrato una grande dignità. È la dignità di continuare sulla scia di chi non ha avuto paura ad opporsi al racket».

Sono le parole dell’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, pronunciate a Belpasso in occasione della cerimonia commemorativa dedicata all’imprenditore agricolo, vittima della mafia l’8 aprile del 2015. Una stele, posta in via Palmintelli, rende omaggio ad un uomo che si è opposto alla prevaricazione mafiosa. A fianco alla sorella Maddalena, socia dell’associazione antiracket "Libera Impresa, e alle istituzioni locali, non è mancata la presenza del vescovo.

«Oggi sappiamo che quest’uomo non è più solo – ha sottolineato Renna – e che c’è lo Stato, così come la Chiesa e le forze della magistratura sono al suo fianco. La morte di Renato Caponnetto sia un monito per tutti coloro che continuano ad essere al soldo della mafia e hanno perso la loro dignità. Renato Caponnetto questa dignità non l’ha barattata con nulla: un vero padre, un vero marito, un vero cittadino».

Il giovane imprenditore aveva dimostrato coraggio e ha sacrificato la sua vita piuttosto che piegarsi alle logiche criminali, affermando i valori della famiglia e della libertà d'impresa. La sua fine era avvenuta in modo atroce per mano del boss Aldo Carmelo Navarria, assieme ad altri complici. A consentire di ricostruire il delitto, il collaboratore di giustizia Francesco Carmeci.

La Forza dell'Accoglienza: "Mohican" al Teatro Metropolitan di Catania l'intero ricavato devoluto in beneficenza L’Arcivescovo «È un'opera che tocca il cuore e la mente»

Ufficio Comunicazioni Sociali

«È un'opera che tocca il cuore e la mente, capace di trasmettere un messaggio universale di amore e integrazione», ha dichiarato l'arcivescovo di Catania, Luigi Renna, dopo aver assistito, al teatro Metropolitan, allo spettacolo "Mohican", ultima opera di Carlo Tedeschi, acclamato autore e regista italiano.

La rappresentazione – che fa tappa in Sicilia – è un viaggio emozionante tra amore, sopraffazione e ricerca della verità, che porta il pubblico alla scoperta della spiritualità degli indiani d'America.

«"Mohican" è un'opera che ci ricorda quanto sia importante abbracciare la diversità, difendere i valori condivisi e lavorare insieme per un futuro di pace e solidarietà – ha aggiunto l'arcivescovo – In un mondo spesso segnato da divisioni e conflitti, questo spettacolo ci invita a riflettere sulla nostra capacità di superare le barriere culturali e sociali, di unirci come una sola famiglia umana. La storia degli indiani d'America, con la loro resilienza e la loro lotta per la libertà, ci insegna che le sfide possono essere superate quando ci uniamo con cuore e mente aperti. Lo spettacolo è un messaggio di speranza che ci ricorda che insieme possiamo costruire un mondo migliore, in cui la diversità è celebrata e la solidarietà è il nostro baluardo contro l'ingiustizia e l'odio.»

Più di 40 artisti hanno portato in scena un intreccio avvincente di cultura, mettendo in risalto non solo l'amore contrastato tra i protagonisti, ma anche le sfide del colonialismo nel Nuovo Mondo e la lotta dei nativi americani. La storia rende omaggio alla forza delle donne, che resistono alla sopraffazione e si uniscono insieme per difendere i valori condivisi.

In linea con lo spirito solidaristico dell'evento, l'intero ricavato sarà devoluto in beneficenza. "Mohican" non è solo uno spettacolo teatrale, ma una dichiarazione potente sull'accoglienza e sull'integrazione, un messaggio di speranza che risuona attraverso i secoli e le culture, rendendo questa rappresentazione unica e di grande attualità.

Dalla dispersione scolastica alla speranza: nasce l'oratorio 'Casa per Tutti' di Cibali

Ufficio Comunicazioni Sociali

Dalla dispersione scolastica alla speranza: nasce l'oratorio 'Casa per Tutti' di Cibali

Sarà S.E. Monsignor Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, a inaugurare il (23 ottobre) il nuovo Oratorio "Casa per Tutti", situato in Piazza S. Maria Ausiliatrice, nel cuore del quartiere Cibali, all'interno della parrocchia " Natività del Signore".

A portare avanti questa iniziativa è il parroco padre Roberto Mangiagli, una figura ben nota nella comunità, essendo presente nel quartiere da oltre vent'anni. Padre Roberto, profondo conoscitore delle sfide che affliggono Cibali, ha guidato il progetto con l'obiettivo di offrire un rifugio sicuro e ispiratore ai residenti del quartiere.

La riqualificazione dell'oratorio porterà con sé spazi più ampi, accoglienti e puliti, con un numero maggiore di aule a disposizione. Saranno organizzate diverse attività per tutte le età, tra cui corsi di ceramica, cucina e yoga per gli adulti, insieme a lezioni di lingue straniere (inglese, francese e spagnolo) e corsi di lingua dei segni (LIS). Inoltre, sarà implementato un programma di recupero scolastico con un rapporto individuale di insegnante-bambino 1 a 1, garantendo un'attenzione personalizzata a ciascun giovane.

Al momento, circa trenta bambini frequentano l'oratorio e vengono seguiti da dieci volontari affiancati da otto ragazzi del Servizio Civile Nazionale. Inoltre, alcuni generosi volontari hanno aperto le porte delle proprie case per offrire supporto e spazi nel doposcuola ai ragazzi.

«Nel quartiere vi è un'alta dispersione scolastica – ha affermato il parroco – secondo me, dipende anche dalla mancanza di dirigenti scolastici sul territorio, in questa zona, sono presenti solo succursali. Molti di questi bambini, purtroppo rischiano di essere usati come corrieri per la droga e, spesso, gli stessi operatori dell'oratorio si trovano in difficoltà, non riuscendo a sottrarli da determinate logiche diseducative. Ogni tanto, però, si hanno delle soddisfazioni».

Padre Roberto conserva tra i suoi ricordi la storia di due bambini, che anni fa, sono stati sottratti alla "manovalanza delinquenziale" e che, oggi, sono diventati dei medici. Questa e altre storie positive animano i volontari dell’oratorio e la comunità intera a fare meglio, grazie anche ai nuovi locali.

L'oratorio ospiterà anche un centro Caritas e un Centro di Ascolto, con una psicologa sempre presente per fornire sostegno emotivo e per insegnare ai ragazzi il valore della carità.

Per l'inaugurazione, insieme all’Arcivescovo, invitati rappresentanti delle istituzioni, alcuni dirigenti scolastici e l'intera comunità parrocchiale. L'Oratorio "Casa per Tutti" si presenta come un faro di luce nel buio delle difficoltà, offrendo ai giovani una via verso un futuro migliore.

Catania, 20 Ottobre 2023

2° SEMINARIO DI FORMAZIONE ALL’IMPEGNO SOCIALE E POLITICO

Ufficio per la pastorale dei problemi sociali e il lavoro

Al cuore della democrazia: la partecipazione” è il tema della Seconda edizione del Seminario di formazione all’impegno sociale e politico promosso dal Cantiere per Catania e dall’Ufficio per la pastorale dei problemi sociali e il lavoro dell’Arcidiocesi di Catania. Il Seminario di formazione avrà inizio sabato 11 novembre 2023 alle ore 16.00 presso la Scuola Superiore dell’Università degli studi, Villa S. Saverio in via Valdisavoia 9, Catania.

MARTEDI' 24 ALLE 19 SANTA MESSA IN CATTEDRALE IN SUFFRAGIO DI LAURA SALAFIA

Ufficio Comunicazioni Sociali

Martedì 24 ottobre, alle ore 19,00, nella Basilica Cattedrale di Catania sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di Laura Salafia a otto giorni dalla morte.
Laura è stata per la città di Catania una testimone di forza di vita e di fede, e ha comunicato con la sua esistenza che l'amicizia con Gesù aiuta a vivere anche le sofferenze più gravi.

«Un cuore che vede», lo stile di cura di San Luca medico ed evangelista: l’esortazione di mons. Renna nella Giornata dell’operatore sanitario

Ufficio Comunicazioni Sociali

«Ciascuno di voi è chiamato a portare una buona notizia di salvezza, con lo stile di cura di San Luca, medico ed evangelista»: così mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, si è rivolto agli operatori sanitari nella Giornata loro dedicata, celebrata con una Santa Messa in Cattedrale.

Dai manager ai medici, dagli infermieri ai farmacisti, dal personale tecnico-sanitario a quello amministrativo, dai volontari delle associazioni a quelli delle cappellanie: la Celebrazione eucaristica ha raccolto tutte le categorie di quanti lavorano in ospedali, case di cura, ambulatori. Un variegato popolo riunito in quello che mons. Mario Torracca, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi, ha ricordato essere non solo un momento celebrativo ma soprattutto un’occasione per riscoprire l’identità di operatori sanitari cristiani, il cui compito principale è di farsi prossimo al malato.

E mons. Renna, aprendo la sua omelia, ha richiamato proprio la frase di San Paolo «solo Luca è con me», sottolineando la capacità del discepolo di rimanere accanto a Paolo nel momento del bisogno, come il buon samaritano che “non passa oltre” perché nutre compassione: ha «un cuore che vede».

Nella memoria liturgica dell’evangelista Luca, che fu anche medico e che perciò è patrono dei medici e degli operatori sanitari, l’arcivescovo ha toccato aspetti etici come le cure palliative, da diffondere non solo nelle fasi terminali della vita, ma come approccio integrato di cura; ha rimarcato la ricchezza delle Cappellanie e il loro ruolo sia di conforto al malato e sia di sostegno e formazione verso il personale; ha esortato a curare la dimensione familiare come «vero fattore terapeutico». «Papa Francesco ci ricorda che la famiglia è stata da sempre “l'ospedale più vicino”. E noi sappiamo – ha detto a tal proposito l’Arcivescovo – che un paziente che ha la presenza e il conforto dei suoi familiari è un paziente più aderente alle cure: per questo gli operatori sanitari sono chiamati a dialogare e collaborare con le famiglie». Mons. Renna, infine, ha rivolto un pensiero agli operatori sanitari che coraggiosamente lavorano sotto le bombe a Gaza e in Ucraina, come nelle decine di guerre in corso in tutto il mondo.

Corso per nuovi Ministri Straordinari della distribuzione della Santa Comunione

Ufficio per la Pastorale della Salute

In allegato:
Corso per nuovi Ministri Straordinari della distribuzione della Santa Comunione

Il Corso...
organizzato dall’Ufficio di Pastorale della Salute, è rivolto a tutti coloro che desiderano dedicare un po’ del loro tempo al servizio di volontariato rivolto ai fratelli sofferenti presso le Cappellanie Ospedaliere, Cliniche private, Case di Cura e di Riposo o anche ai malati che si trovano presso il proprio domicilio ed in stretta colla- borazione con i Cappellani ed i Parroci.
Alle comunità parrocchiali, nel cui territorio è presente una struttura sanitaria (ospedali, cliniche, case di ripo- so), è affidato il compito di prendersi cura di chi soffre esprimendo la sollecitudine verso chi vive il tempo della malattia, facendosi prossimo a chi è nella sofferenza attraverso il ministero della consolazione e con lo stesso amore che il Vangelo ci sollecita: “Va' e fai anche tu lo stesso” (Lc10,37).
Nella Nota Pastorale della C.E.I. (2004), “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” così si afferma al n°10: “La presenza della parrocchia nel territorio si esprime anzitutto nel tessere rapporti diretti con tutti i suoi abitanti, cristiani e non cristiani, partecipi della vita della comunità o ai suoi margini. Nulla nella vita della gente, eventi lieti o tristi, deve sfuggire alla conoscenza e alla presenza discreta e attiva della parroc- chia, fatta di prossimità, condivisione, cura. Ne sono responsabili il parroco, i sacerdoti collaboratori, i diaconi; un ruolo particolare lo hanno le religiose, per l’attenzione alla persona propria del genio femminile; per i fedeli laici è una tipica espressione della loro testimonianza.
Presenza nel territorio vuol dire sollecitudine verso i più deboli e gli ultimi, farsi carico degli emarginati, servizio dei poveri, antichi e nuovi, premura per i malati e per i minori in disagio”.
Mons. Mario Torracca Direttore Ufficio Pastorale della Salute

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