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La visita di Mons. Luigi Renna all'IRISS Francesca Morvillo: un incontro di ispirazione e condivisione

Uffcicio Comunicazioni Sociali

La visita di Mons. Luigi Renna all'IRISS Francesca Morvillo: un incontro di ispirazione e condivisione
Continuano le visite di S.E. Mons. Luigi Renna nelle scuole della diocesi, ed in questa settimana si è recato presso il Liceo Artistico “IRISS Francesca Morvillo” DI Catania.
Durante l'incontro, le ragazze e i ragazzi hanno avuto il privilegio di ascoltare direttamente dalla sua voce le parole che Mons. Renna ha inviato in un messaggio a tutti gli alunni della Diocesi ispirato a Don Pino Puglisi.
La sua straordinaria capacità comunicativa e profonda conoscenza della Storia dell'Arte ha lasciato un'impronta duratura.
Durante la sua visita, Mons. Renna ha dimostrato non solo una profonda conoscenza della scuola, ma anche una grande umanità. Ha condiviso con gli studenti importanti insegnamenti sulla moralità, la giustizia sociale e l'importanza di discutere una vita basata sui valori cristiani.
La sua presenza ha ispirato e motivato gli studenti a riflettere sulla propria fede ed a considerare il loro ruolo nella comunità.
La visita di Mons. Luigi Renna è stata un'esperienza preziosa che ha arricchito la vita degli studenti dell'IRISS Francesca Morvillo. Esperienza che potrà continuare anche grazie agli insegnati di IRC.

 

Veglia dell'Educatore in Cattedrale: Don Pino Puglisi e l'Educazione alla Libertà al Centro delle Riflessioni dell'Arcivescovo

Ufficio Comunicazioni Sociali

Veglia dell'Educatore in Cattedrale: Don Pino Puglisi e l'Educazione alla Libertà al Centro delle Riflessioni dell'Arcivescovo

All’interno in una affollata Cattedrale di Catania, si è tenuta ieri la Veglia dell'Educatore, un incontro di grande significato guidato dall'Arcivescovo della città, monsignor Luigi Renna. L'evento, rivolto principalmente agli insegnanti di religione, formatori ed educatori della Diocesi, ha posto al centro delle riflessioni la figura ispiratrice di Don Pino Puglisi, il coraggioso sacerdote che ha dedicato la sua vita all’annuncio del Vangelo nel quartiere popolare di Brancaccio a Palermo.
Monsignor Renna ha aperto la cerimonia sottolineando l'importanza di preservare viva la memoria di Don Pino Puglisi e il suo incessante impegno per la legalità, la giustizia sociale e il progresso morale della comunità.
«Don Pino è stato una luminosa guida per tutti noi – ha affermato con fervore monsignor Renna – La sua vita e il suo sacrificio ci ricordano che dobbiamo perseverare nella costruzione di un mondo migliore, senza cedere di un passo di fronte alla criminalità. Possiamo farlo, guidati non solo dalla parola del Signore e dalla forza dello Spirito, ma anche prendendo esempio da una santità che affonda le sue radici nell'Amore di Dio e accompagna ciascuno di noi. Insegnanti di religione ed educatori, è vostra responsabilità lavorare instancabilmente affinché nessun giovane si perda per la strada».
L'arcivescovo ha voluto esprimere il suo riconoscimento ai direttori degli uffici diocesani coinvolti nell'iniziativa: l'Ufficio Pastorale Scolastica, guidato dal professore Marco Pappalardo, l'Ufficio Insegnanti di Religione Cattolica, guidato da padre Roberto Mangiagli e l'Ufficio per il contrasto alla Dispersione Scolastica, guidato dalla Professoressa Agata Pappalardo.
Un momento commovente dell'evento è stata la testimonianza della Prof.ssa Rosaria Cascio, ex-allieva di Don Puglisi, docente e scrittrice. Attraverso le sue parole, ha trasportato l'uditorio in un viaggio nell'ordinarietà straordinaria del sacerdote e insegnante che, più di ogni altra cosa, ha incarnato la coerenza tra fede e azione. Il suo impegno nell'educazione delle giovani generazioni alla legalità e ai valori cristiani è rimasto un faro luminoso. È emersa con forza la necessità di promuovere l'educazione alla cittadinanza attiva e alla moralità, seguendo il nobile esempio di Don Pino.
L'arcivescovo Renna ha inoltre voluto ricordare Giuseppe Benedetto Dusmet e il suo prezioso lavoro nel sostenere i religiosi, specialmente i salesiani, nell'istituzione di strutture e oratori che negli anni hanno svolto un ruolo cruciale nella formazione delle nuove generazioni. Ha sottolineato che tali iniziative devono essere portate avanti con il contributo fondamentale dei laici. È stato ribadito che la figura di Don Pino Puglisi e del Dusmet, possono essere una sorgente di speranza e un modello da seguire per gli educatori nella loro infinita lotta contro la povertà e la criminalità.
L'Arcivescovo Renna ha concluso l'incontro con una preghiera comunitaria e una solenne benedizione. Ha inoltre annunciato il lancio di iniziativa concreta per promuovere l'educazione alla legalità nelle scuole e nelle comunità locali, seguendo la visione e l'eredità di Don Pino Puglisi. In aggiunta, ha distribuito un segnalibro contenente un messaggio personale e un'immagine di Don Pino Puglisi, simbolo tangibile di ispirazione per tutti i partecipanti, da consegnare ai ragazzi delle scuole.

Nel trigesimo della morte dei tre agenti periti in un incidente automobilistico a Mineo SANTA MESSA IN CARCERE DELL’ARCIVESCOVO RENNA

Ufficio Comunicazioni Sociali

Nel trigesimo della morte dei tre agenti periti in un incidente automobilistico a Mineo SANTA MESSA IN CARCERE DELL’ARCIVESCOVO RENNA

Lavoravano alla MOF (Manutenzione Ordinaria Fabbricati) della Casa Circondariale di Piazza Lanza a Catania i tre agenti morti un mese fa in un incidente sulla strada per Mineo e ricordati per il trigesimo sul luogo di lavoro con una messa presieduta dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna.

Alla cerimonia erano presenti i parenti stretti dei tre poliziotti penitenziari Gianluca Barbanti, Giuseppe Spampinato e Piero Tatoli, la direttrice della Casa Circondariale, Nunziella Di Fazio, la comandante Simona Verborosso, tanti colleghi di lavoro accorsi per l’occasione, alcuni volontari impegnati a Piazza Lanza e la squadra di detenuti che seguivano fedelmente gli agenti nei lavori di manutenzione. A concelebrare con l’arcivescovo, il cappellano del carcere, don Antonio Giacona e il segretario arcivescovile don Nunzio Schilirò.

E’ stato un ricordo particolare quello tenutosi nell’istituto penitenziario dove i tre agenti prestavano il loro servizio. Lo ha evidenziato l’arcivescovo Renna, che ha anche sottolineato come “nel lavoro, soprattutto in questo lavoro particolare a volte duro e difficile, l’uomo metta in gioco tutto se stesso. E i nostri Gianluca Giuseppe e Pietro – ha aggiunto – si sono caratterizzati sempre per la loro umanità”. E rivolto ai detenuti che partecipavano nella squadra della MOF alle ristrutturazioni del fabbricato ha aggiunto: “Gianluca, Giuseppe e Pietro vi hanno lasciato il loro esempio di umanità, vi hanno guardati e vi sono stati vicini sempre con questa umanità”.

Indirizzandosi ai familiari degli agenti defunti, l’arcivescovo ha affermato: “Sappiamo che il vostro dolore è così grande che solo Dio lo può capire e accogliere, ma sappiamo che questi vostri cari hanno vissuto da giusti”.

Grande la commozione fra i presenti, soprattutto quando ha preso la parola, al termine della celebrazione eucaristica, la comandante degli agenti, Simona Verborosso. “Noi – ha raccontato – siamo stati a visitare le famiglie dei nostri colleghi defunti e abbiamo avuto così modo di conoscerli sotto un altro profilo, più intimo, personale. Questi tre nostri colleghi morti nello stesso incidente erano una squadra. E lo erano con i detenuti che li collaboravano e che sono qui a ricordarli”.

Al termine della cerimonia un canto alla Vergine Maria, a cui i presenti hanno affidato le famiglie, e gli amici dei tre agenti e quanti vivono nell’istituto di Piazza Lanza.

CATANIA, CONCLUSO IL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO “LA FEDE ILLUMINI TUTTA LA VITA”

Ufficio Comunicazioni Sociali

CATANIA, CONCLUSO IL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO
“Abbiamo bisogno di un rinnovamento della vita cristiana, ne abbiamo bisogno sia noi cristiani sia il mondo, perché tutti abbiamo bisogno di Cristo”. S’è concluso mercoledì 20 settembre al Santuario Madonna della Sciara di Mompileri, dopo due giorni di lavori, il Convegno pastorale diocesano di Catania. Formazione alla vita cristiana e non appena ai sacramenti, impegno a portare il Vangelo nel mondo curando le tante ferite sociali presenti nel territorio, lotta alla dispersione scolastica, pratica dell’ascolto, cura della persona e delle relazioni: sono questi i temi su cui i quasi mille operatori pastorali presenti al convegno assieme all’arcivescovo Luigi Renna hanno dialogato. Nella serata conclusiva il Convegno pastorale è stato contrassegnato prima da una lezione su “Narrazione, discernimento, comunità” tenuta dalla prof. Annalisa Caputo (docente di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Bari e presso la Facoltà teologica pugliese) e poi da un animato dibattito, moderato dal prof. Marco Pappalardo, con domande all’arcivescovo Renna e alla prof. Caputo. Con il convegno pastorale appena concluso s’è aperta ufficialmente la nuova fase, quella sapienziale, del cammino sinodale diocesano. In apertura, martedì, mons. Renna aveva lanciato un invito pressante ai presenti a mettersi in cammino, seguendo il metodo sinodale dell’ascolto e della comunionalità e aveva offerto indicazioni per superare l’individualismo sociale e l’irrilevanza del “discorso cristiano” nella società. Un tema centrale nel dibattito e negli interventi è stato quello della formazione delle nuove generazioni. La frequenza all’Eucarestia domenicale anche nel Catanese, infatti, è in forte calo e tanti giovani battezzati o cresimati entrano, assieme alle loro famiglie, subito dopo la catechesi per i sacramenti nel numero dei non praticanti o dei mai praticanti. “Il discorso cristiano – ha rilevato l’arcivescovo Renna – appare sostanzialmente insignificante per la maggior parte delle donne e degli uomini di oggi”. Ecco allora il primo obiettivo strategico indicato dall’arcivescovo per il cammino della Chiesa di Catania: puntare sulla educazione alla vita cristiana in tutte le fasi dell’esistenza e non solo a una pur necessaria educazione ai sacramenti. Come secondo obiettivo l’arcivescovo ha indicato la missione: “Portate il Vangelo nel mondo. Create cantieri per il riscatto della situazione sociale in ogni parrocchia in ogni comune della diocesi”. Quindi, mons. Renna ha chiesto alla Chiesa di Catania un impegno straordinario al contrasto della dispersione scolastica, che vede migliaia di minori che non riescono a concludere il ciclo scolastico dell’obbligo. L’arcivescovo ha annunciato che in 15 parrocchie partirà il doposcuola pomeridiano a sostegno degli studenti più fragili. Infine, un appello alla adorazione eucaristica. “Se non partiamo dalla preghiera – ha ribadito mons. Renna – non potremo fare il cammino sinodale”. Nella sua relazione la prof. Caputo è partita dal tema della narrazione: “Ogni storia – ha detto – è storia d’amore”. Ma ogni storia è, anche per dirla con Paul Ricoeur, un “intrigo, una trama”, quindi “devo capire, nella costruzione della mia storia, che fili scelgo e come li intreccio”. Dalla narrazione, ha aggiunto la Caputo, bisogna passare al discernimento e alla relazione con l’altro. “Ma per costruire la nostra storia – ha detto la docente che è anche referente regionale per la Puglia del Cammino Sinodale – occorre fare un discernimento comunitario: sapersi raccontare e ascoltare; individuare modelli per crescere; fare spazio agli altri per potere poi costruire insieme”. “Per voltare pagina nelle nostre vita – ha concluso la prof. Caputo – dobbiamo far memoria dell’amore che ci ha creati e salvati, immettere amore nelle nostre storie quotidiane, tessere di misericordia le trame dei nostri giorni”. “Ora comincia il nostro lavoro – ha detto concludendo il convegno l’arcivescovo Renna –. Io non ho progetti o modelli preconfezionati per rispondere alle questioni emerse in questo convegno, dobbiamo costruire le nostre risposte camminando e lavorando insieme”.

CATANIA, IL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO “FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA, IMPEGNO SOCIALE CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA”

Ufficio Comunicazioni Sociali

CATANIA, IL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO
“FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA, IMPEGNO SOCIALE CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA”

Pratica dell’ascolto, formazione alla vita cristiana e non appena ai sacramenti, impegno a portare il Vangelo nel mondo curando le tante ferite sociali presenti nel territorio, lotta alla dispersione scolastica: sono questi alcuni temi emersi al Convegno pastorale diocesano di Catania in corso da martedì 19 settembre al Santuario Madonna della Sciara di Mompileri.

Il Convegno pastorale, che vede impegnati con l’arcivescovo Luigi Renna, i parroci e un migliaio di operatori pastorali della diocesi di Catania, si concluderà stasera (mercoledì 20 settembre). S’è aperta così ufficialmente la nuova fase, quella sapienziale, del cammino sinodale diocesano.
Dopo il saluto di benvenuto della prof. Maria Dolores Doria, l’arcivescovo ha presentato i tratti salienti della sua nuova Lettera pastorale, che ha per titolo “Camminiamo con il Signore da fratelli per testimoniare il Risorto”.

Ai numerosissimi laici presenti, ai sacerdoti, alle religiose e religiosi, mons. Renna ha lanciato un invito pressante a mettersi in cammino, seguendo il metodo sinodale dell’ascolto e della comunionalità e ha offerto indicazioni per superare l’individualismo sociale e l’irrilevanza del “discorso cristiano” nella società.

Un tema che sta molto a cuore all’arcivescovo Renna è la formazione delle nuove generazioni. Non sfugge al presule, infatti, che la frequenza all’Eucarestia domenicale anche nel Catanese è in forte calo e “dobbiamo chiederci – ha detto - come mai tanti giovani battezzati o cresimati entrino, assieme alle loro famiglie, subito dopo la catechesi per i sacramenti nel numero dei non praticanti o dei mai praticanti”. “Il discorso cristiano – rileva l’arcivescovo Renna – appare sostanzialmente insignificante per la maggior parte delle donne e degli uomini di oggi”.

Ecco allora il primo obiettivo strategico indicato dall’arcivescovo per il cammino della Chiesa di Catania: puntare sulla educazione alla vita cristiana in tutte le fasi dell’esistenza e non appena a una educazione ai sacramenti.

Come secondo obiettivo l’arcivescovo ha indicato la missione: “Portate il Vangelo nel mondo. Create cantieri per il riscatto della situazione sociale in ogni parrocchia in ogni comune della diocesi”.

Quindi, mons. Renna ha chiesto alla Chiesa di Catania un impegno straordinario al contrasto della dispersione scolastica, che vede migliaia di minori che non riescono a concludere il ciclo scolastico dell’obbligo. L’arcivescovo ha annunciato che in 15 parrocchie partirà il doposcuola pomeridiano a sostegno degli studenti più fragili.

Infine, un appello alla adorazione eucaristica. “Se non partiamo dalla preghiera – ha concluso mons. Renna – non potremo fare il cammino sinodale”.

Il vicario episcopale per la Pastorale, don Giuseppe Raciti, ha quindi presentato nel dettaglio le indicazioni pastorali e il crono programma del lavoro che attende gli operatori pastorali nella diocesi.

Oggi (mercoledì), sempre a Mompileri, il secondo giorno di lavoro sarà aperto da una relazione della prof. Annalisa Caputo, docente di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Bari e presso la Facoltà teologica pugliese, nonché referente regionale per la Puglia del Cammino Sinodale.

Il convegno si concluderà con un dibattito moderato dal prof. Marco Pappalardo, referente sinodale diocesano.

Convegno Pastorale Diocesano di martedì 19 e mercoledì 20 settembre ore 19.30-21,00 presso il Santuario della Madonna della Sciara di Mompileri

Vicariato per la Pastorale

Carissimi,
il nostro Arcivescovo Luigi convoca la nostra Chiesa di Catania in Convegno per consegnarci la sua nuova Lettera Pastorale che apre ufficialmente la fase sapienziale del cammino sinodale diocesano.
Tutti gli operatori pastorali e i Consigli Pastorali Parrocchiali sono convocati.
Eccovi la locandina con il programma del Convegno Pastorale Diocesano di martedì 19 e mercoledì 20 settembre ore 19.30-21,00 presso il Santuario della Madonna della Sciara di Mompileri.
Don Giuseppe Raciti
Vicario Episcopale per la pastorale

Auguri per un nuovo anno scolastico

L'Arcivescovo

Se ognuno fa qualcosa… con il sorriso di Don 3P

Carissimi Studenti delle scuole di Catania e delle città e paesi della nostra Arcidiocesi,
stimatissimi Dirigenti scolastici, Docenti, Personale della scuola,

auguro a tutti un nuovo anno scolastico, illuminato dal sorriso di Don 3P, il beato padre Pino Puglisi di Palermo, ucciso dalla mafia trent’anni fa proprio in questi giorni in cui inizia la scuola. Vi invito a conoscere quest’uomo che ha scritto una pagina bella della nostra storia in Sicilia, nel quartiere Brancaccio di Palermo. Come ci ha ricordato il Papa: Possedeva i medesimi tratti del “buon pastore” mite e umile: i suoi ragazzi, che conosceva uno ad uno, sono la testimonianza di un uomo di Dio che ha prediletto i piccoli e gli indifesi, li ha educati alla libertà, ad amare la vita e a rispettarla. Sovente ha gridato con semplicità evangelica il senso del suo instancabile impegno in difesa della famiglia, dei tanti bambini destinati troppo presto a divenire adulti e condannati alla sofferenza, nonché l’urgenza di comunicare loro i valori di una esistenza più dignitosa, strappandola così alla schiavitù del male. Lo ha fatto da educatore, da persona che vuole tirare fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi. Lo ha caratterizzato sempre il sorriso, anche quando lo hanno ucciso, dicendo: “Me lo aspettavo”. Vedete, chi rischia per gli altri e non si arrende davanti al male, si aspetta qualche contraccolpo, ma non ha paura perché sa di stare nel giusto e nel cuore di Dio. Sa che il male non ripaga mai con la gioia, mentre il bene ripaga sempre chi lo fa, anche se più tardi.

Che ogni scuola sia illuminata dal sorriso contagioso che riscatta altre vite; che traspaia nell’impegno dei docenti e nella gioia di tutti i ragazzi. Il bene libera, il male fa schiavi. Il sorriso illumina, la rabbia incupisce. Volete sapere chi è il contrario di un uomo che sorride? Un uomo rabbioso come quel personaggio di un romanzo di Leonardo Sciascia, “Il giorno della civetta”, quel Mariano Arena che dimostra tutta il suo disprezzo nei confronti del prossimo, di Dio, del bene della nostra Sicilia, in pagine che meritano di essere rilette. Ecco: Don 3P ha voluto liberare la nostra terra dalla mentalità di uomini come lui. Ha iniziato insieme a tanti altri che hanno amato davvero la Sicilia. Sta a noi continuare, perche “se ognuno fa qualcosa” insieme possiamo fare molto con l’impegno scolastico, riempiendo il tempo di bellezza, e con il sorriso. Ora, in quest’anno scolastico, tocca anche a te!

Catania, 13 settembre 2023

Vostro,
+ Luigi Renna
Arcivescovo di Catania

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