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MISSIO CATANIA, OTTOBRE 2023

Ufficio missionario di Catania

MISSIO CATANIA, OTTOBRE 2023
LA VEGLIA MISSIONARIA SI TERRA’ IN SEMINARIO SABATO 21 OTTOBRE ALLE ORE 20.00

Carissimi, è a disposizione, presso l’ufficio missionario di Catania, sito in via Vittorio Emanuele 159, il materiale missionario per l’anno pastorale 2023/24.
È possibile ritirarlo tutti i lunedì e i venerdì ore 10/12.
Papa Francesco per quest’anno ha scelto un tema che prende spunto dal racconto dei Discepoli di Emmaus: “Cuori ardenti, piedi in cammino“.
Avranno “Cuori ardenti e piedi in cammino” solo dopo avere incontrato il Risorto.
Gesù con la Sua Parola aprirà la loro mente alla Scrittura e soprattutto spezzerà il Pane (come avviene nelle nostre assemblee domenicali) e i discepoli saranno pronti ed entusiasti a tornare sui propri passi per raccontare a tutti l’incontro che ti cambia la vita!
Il materiale missionario di quest’anno comprende due guide: una per gli adulti da utilizzare nel mese di ottobre e l’altra per i ragazzi da utilizzare durante tutto l’anno pastorale 2023/24.
Il sussidio per adulti, oltre a presentare le quattro opere pontificie missionarie (Propagazione fede, Infanzia missionaria, Adozione seminaristi, Formazione missionaria del clero), coglie l’occasione per comunicare sia il resoconto in euro degli aiuti distribuiti dalle Pontificie opere Missionarie nel 2022, sia alcune proposte per animare le Celebrazioni Eucaristiche delle 5 domeniche di ottobre. Il libretto (testo, guida, sussidio,...) inoltre propone : Veglia di preghiera, Adorazione Eucaristica, Riflessioni sui stili di vita e Testimonianze di missionari.
Il sussidio per i ragazzi è una guida per tutto l’anno pastorale. La giornata missionaria mondiale dei Ragazzi dai 6 ai 14 anni è sempre stata celebrata il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ma con facoltà di spostarla in data più compatibile con altri impegni diocesani e parrocchiali. Per la nostra diocesi di Catania è suggerita per la domenica 7 gennaio.
Il materiale missionario, oltre ai sussidi, comprende anche due manifesti da esporre uno il 22 ottobre e l’altro il 7 gennaio, bustine, immaginette, salvadanai in cartoncino e novene di Natale da consegnare ai ragazzi.
Vi aspettiamo. Buon lavoro.
L’ufficio diocesano di Animazione Missionaria

Nomine Comitato per la Festa di Sant’Agata 2024

Basilica Cattedrale S.Agata V.M. Catania

Basilica Cattedrale S.Agata V.M. Catania
Ufficio Stampa
Via Vittorio Emanuele 163 Catania - Tel. Addetto Stampa: 347 0452797 ufficiostampa.festasagata@gmail.com

COMUNICATO STAMPA
Nomine Comitato per la Festa di Sant’Agata 2024

L’Arcivescovo di Catania S.E. Mons. Luigi Renna ed il Sindaco di Catania Avv. Enrico Trantino, con unione d'intenti, hanno formalizzato le nomine dei nuovi componenti del Comitato per la Festa di Sant'Agata della Città di Catania, consegnando loro una festa arricchita di tanti elementi che ormai la caratterizzano.

Il nuovo Comitato risulta così composto:

  • ● Dott. Carmelo Grasso*, presidente;

  • ● Avv. Valeria Rizzo, vice presidente;

  • ● Don Orazio Bonaccorsi, segretario;

  • ● Dott. ssa Clara Leonardi, tesoriere;

  • ● Dott. Attilio Cappellani;

  • ● Dott.ssa Fernanda Pontorno;

  • ● Dott. Walter Cerreti.

    L'Arcivescovo ed il Sindaco porgono al nuovo comitato l'augurio di buon lavoro al servizio del popolo di Sant'Agata ed esprimono altresì profonda gratitudine al comitato uscente: alla presidente dott.ssa Maria Agata Gennarino, a cui va il titolo di presidente emerito, ed ancora al vice presidente Gen. Ettore Mastroieni, al segretario Don Orazio Bonaccorsi, al tesoriere Ing. Biagio Bisignani, ed agli altri componenti, Prof. Agatino Cariola, Prof.ssa Cintia Torrisi, Prof. Giovanni Di Rosa.

    Catania, 29 settembre 2023
    festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli

    Addetto Stampa Giacomo Scuderi Odg Sicilia n. 098204 Cell: 347 04 52 797

* Carmelo Grasso nasce a Catania nel 1963.
A conclusione del servizio militare obbligatorio, fonda l’azienda che dirige dal 1984 (allestimenti per comunità). Coniugato e padre di 3 figlie (col nome di Agata in anagrafe). Porta il “votu” da bambino, conosce e vive la festa di Sant’Agata da dentro il cordone.

Incendi in Sicilia: vescovi, “la nostra Isola fagocitata da fiamme devastanti, mani diaboliche hanno ucciso le vite di tre nostri anziani

Vescovi di Sicilia

“Ritorna a piovere cenere sulla nostra Isola. La Sicilia brucia, non solo per l’innalzamento della temperatura, ma perché fagocitata da fiamme devastanti: bruciano boschi, campagne, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese e conventi. Bruciano perfino le spoglie dei santi. Si ustionano gravemente i corpi degli addetti e dei volontari che prestano soccorso. Le mani diaboliche di vandali senza cuore e coscienza hanno ucciso le vite di tre nostri anziani. Bruciano di paura, di ansia, di disperazione, di rabbia e di dolore i volti e ‘anime’ delle più di duemila vittime innocenti di questo infuocato e, purtroppo, annunciato e quasi ‘atteso’ inferno terreste: gli sfollati”. Si apre con queste sofferte e dure parole la lettera diffusa dai vescovi di Sicilia a seguito dei tanti incendi ce stanno devastando l’Isola. “Quando già andiamo sui pianeti e nelle altre galassie con i droni e i robot, quando facciamo la guerra con missili di precisione e satelliti che scrutano i territori di centimetro in centimetro, non riusciamo a proteggere la nostra ‘casa comune’ da previsti eccessi meteorologici. E questo deve ripetersi ogni anno?”, denunciano i presuli, secondo i quali “senza impantanarsi tra le ceneri della grigia burocrazia o i rimpalli di competenze e responsabilità le varie Istituzioni che ci governano non possono ancora lasciare la situazione com’è”. “Occorre assumersi la responsabilità sui piani preventivo, educativo, strutturale e repressivo”, ammoniscono i vescovi siciliani. “Non siamo così ingenui da non vedere il tentativo, ben pianificato e, in parte anche ben riuscito, di menti e mani criminali che attentano alla vita dell’uomo, al nostro patrimonio storico, religioso e culturale”, proseguono i presuli: “Queste mani accostate alle dichiarazioni di circostanza di alcuni governanti e burocrati che, al più, denunciano i pochi mezzi a disposizione, finiscono per umiliare la nostra terra. Gli incendi non devastano questa terra da decenni? Ignoriamo forse la mancata prevenzione, l’incuria nella gestione del territorio, l’abbandono inarrestabile delle campagne, il processo di tropicalizzazione del clima?”, domandano. “Noi cittadini della casa comune siamo chiamati a farci custodi del prossimo”, esortano i vescovi, per i quali “bisogna attivare un sano processo di coscientizzazione alla giustizia e alla verità, superando anche il silenzio omertoso e correggendo i comportamenti offensivi del creato”. “Noi vescovi – concludono – insieme alle comunità cristiane invochiamo l’aiuto di Dio perché sostenga il popolo in queste ore drammatiche e invii i suoi angeli al fianco dei soccorritori, dei volontari, dei tanti amministratori che lottano, come pure di tutti coloro che hanno perso tutto”.

 

SANTUARIO SAN FRANCESCO ALL’IMMACOLATA LE SANTE MESSE ALLA CHIESA DELLA SS. TRINITA’

Ufficio Comunicazioni Sociali

Da giovedì 28 settembre chiusura temporanea

SANTUARIO SAN FRANCESCO ALL’IMMACOLATA LE SANTE MESSE ALLA CHIESA DELLA SS. TRINITA’

In considerazione della richiesta pervenuta da parte della Prefettura di Catania, il Santuario di San Francesco d’Assisi all’Immacolata verrà, con effetto immediato, chiuso ai fedeli e al pubblico finché non siano state effettuate le necessarie verifiche strutturali e i lavori che si dovessero rendere necessari.

Pertanto le celebrazioni liturgiche del Santuario di San Francesco all’Immacolata, a partire da giovedì 28 settembre 2023, si terranno presso la Chiesa della Trinità, in via Vittorio Emanuele II. Le Sante Messe verranno celebrate alle ore 9,00 e alle ore 19,00. Per la Festa di san Francesco le Sante Messe saranno alle 9,00, alle 11,00 e alle 19,00. Il “Transito” sarà alle ore 20,30. Continueranno regolarmente i Sabati dell’Immacolata.

La nota della Prefettura fa riferimento a un sopralluogo effettuato l’11 settembre scorso dalla Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, da cui è emerso che “la situazione strutturale dell’edificio negli anni si è leggermente aggravata, con particolare riferimento alle volte e alle cupole delle due navate laterali” per cui si rende necessario prendere tutte le misure necessarie per evitare che eventuali distacchi di intonaco possano provocare danni ai fedeli o al pubblico.

Catania, festa del beato Dusmet e Giornata del Migrante

Ufficio Comunicazioni Sociali

Catania, festa del beato Dusmet e Giornata del Migrante
L’arcivescovo Renna: aprire menti e cuori ai poveri e ai migranti
“In questo momento storico urge una carità creativa, che sappia guardare ai
poveri e ai migranti con gli occhi della fede per costruire risposte cariche di
umanità”. E’ il messaggio lanciato dall’arcivescovo di Catania, mons. Luigi
Renna, in occasione della 109ma giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato,
che nella diocesi di Catania ha coinciso con i festeggiamenti del beato Giuseppe
Benedetto Dusmet, l’arcivescovo servo dei poveri e testimone fedele del
Vangelo.
“Il beato Giuseppe Benedetto Dusmet – ha ricordato l’arcivescovo Renna nel
corso di una concelebrazione liturgica nella Cattedrale di Catania a cui hanno
partecipato molti fedeli e sacerdoti di diversi Paesi dell’Asia e dell’Africa - fu
l’arcivescovo della carità unita ad una grande vicinanza alla gente. In lui splende
una creatività nella carità”. “Il beato Dusmet – ha aggiunto l’arcivescovo - si
trovò davanti a sfide sempre nuove. Ad esempio egli affrontò la povertà
educativa chiamando nella diocesi di Catania congregazioni religiose allora
appena nate (salesiani, figlie di Maria Ausiliatrice). E Istituì opere nuove, come
l’Opera del soccorso agli infermi poveri a domicilio, che seppe rispondere al
bisogno dei tanti malati poveri che non venivano accolti negli ospedali pubblici”.
“Se Dusmet vivesse ai nostri giorni – secondo mons. Renna – la sua attenzione,
oltre che alla povertà, sarebbe rivolta anche al tema dei migranti”.
E a questo proposito l’arcivescovo ha ricordato che “la nostra coscienza cristiana
è interpellata dagli eventi che sono sotto i nostri occhi di tutti. E pertanto è
necessario che si torni a riflettere sulle cause dell’emigrazione: sembra che
dimentichiamo da dove vengono e quali lager hanno attraversato questi fratelli”.
“Spesso – ha proseguito l’arcivescovo - l’opinione pubblica gira la testa dall’altra
parte, mentre la legislazione italiana ed europea non tengono conto delle
condizioni geopolitiche attuali, di quello che accade in molti Paesi del mondo”.
L’arcivescovo ha poi ricordato le parole del messaggio Papa, soffermandosi in
particolare su alcuni passaggi. Il primo: « Migrare dovrebbe essere sempre una
scelta libera, ma di fatto in moltissimi casi, anche oggi, non lo è. Conflitti, disastri
naturali, o più semplicemente l’impossibilità di vivere una vita degna e prospera
nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire”.
Lascia perplessi, secondo l’arcivescovo di Catania, la volontà politica di rispedire
indietro i migranti: “è come catturare una persona che è fuggita da un lager e
riportarla lì, dove troverà ancora tortura e morte. Le recenti proposte e soluzioni
meritano una più realistica valutazione: il legislatore dovrebbe chiedersi quali
risorse hanno i diseredati per potere entrare nella nostra terra? Non sappiamo
forse che vengono depredati lungo rotte disperate?”
Il Papa ci ricorda nel suo Messaggio - ha aggiunto l’arcivescovo di Catania - che:
« Persecuzioni, guerre, fenomeni atmosferici e miseria sono tra le cause più
visibili delle migrazioni forzate contemporanee. I migranti scappano per povertà,
per paura, per disperazione”. Per poter eliminare questi drammi e queste
tragedie è necessario l’impegno di tutti. “Come ci ricorda il Papa – ha suggerito
mons. Renna – dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare, ma anche cosa
dobbiamo smettere di fare. Dobbiamo prodigarci per fermare la corsa agli
armamenti, il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la
devastazione della nostra casa comune”.
L’arcivescovo ha anche ripreso le parole del Papa a Marsiglia, soprattutto quelle
in cui invitava a riflettere sul fatto che la soluzione non è respingere, ma
“assicurare, secondo le possibilità di ciascuno, un ampio numero di ingressi legali
e regolari, sostenibili grazie a un’accoglienza equa da parte del continente
europeo, nel contesto di una collaborazione con i Paesi d’origine.
L’arcivescovo Renna, infine, ha ricordato il recente viaggio del presidente italiano
Sergio Mattarella e del suo omologo tedesco, Frank Walter Steinmaier, a
Catania, Siracusa e Piazza Armerina. “Nella sua visita il presidente Mattarella–
ha evidenziato mons. Renna - ha proposto all'attenzione europea un modello di
accoglienza e integrazione che si è impiantato proprio qui in Sicilia (a Catania e
a Piazza Armerina) con il progetto Don Bosco 2000. Questo progetto indica un
modello che è ben altra cosa dalla lotta agli scafisti e alle Ong”.
Catania, 25 Settembre 2023

Inizia il Nuovo Anno Sociale delle Confraternite in Diocesi

Ufficio Comunicazioni Sociali

Sabato 30 settembre 2023 segna l'avvio del nuovo anno sociale delle confraternite in diocesi con l'Assemblea Generale. In questi giorni, i rappresentanti delle confraternite hanno avuto l'onore di incontrare e ricevere le benedizioni dell'Arcivescovo, che ha elogiato il loro impegno costante nel servizio alla comunità e nella promozione dei valori cristiani. Questo sostegno e incoraggiamento da parte dell'Arcivescovo rafforza l'importanza del ruolo delle confraternite nella diocesi e la loro continua crescita spirituale.
In allegato il calendario completo degli appuntamenti previsti per il periodo da settembre 2023 a giugno 2024:

AL VIA IL CAMMINO DI PREPARAZIONE AI MINISTERI ISTITUITI DI LETTORE ACCOLITO E CATECHISTA. OTTANTA I PARTECIPANTI

Uffcicio Comunicazioni Sociali

E’ cominciato oggi (sabato 23 settembre) con la santa Messa nel Seminario interdiocesano di Catania il cammino di preparazione ai ministeri istituiti di lettore, accolito e catechista, secondo le nuove disposizioni del Motu proprio Spiritus Domini ( per i primi due), che ammette anche le donne, e che rende ministero istituito quello del catechista ( Antiquum ministerium). Il corso diocesano dura due anni, è coordinato da don Giovanni Zappalà ed ha ottanta iscritti.
Oggi, inoltre, il seminarista Nicola Coco di Adrano ha ricevuto il lettorato.
“Viviamo in un tempo di riscoperta della teologia del ministero istituito e della teologia del sacerdozio – ha detto nella sua omelia l’arcivescovo Renna - e la stessa formazione sacerdotale sta vivendo un rinnovamento”.
“La stessa nuova Ratio per la formazione dei presbiteri per le Chiese che sono in Italia – aggiunge mons. Renna - raccomanda già nella sua bozza, che i ministeri istituti non siano visti semplicemente come una tappa verso il sacerdozio ma siano ricevuti insieme ai fratelli e alle sorelle battezzate. Secondo me queste celebrazioni inculcano nell’animo di tutti la grande verità espressa da sant’ Agostino nel suo famoso discorso sui Pastori: siamo chiamati a essere cristiani, per mettere al centro della nostra vita Cristo; quindi da lui ascoltare la chiamata e lasciarci plasmare ad immagine di Cristo Buon pastore”.
Infine, rivolgendosi agli ottanta fedeli che cominciano il cammino di preparazione ai ministeri istituti di lettore, accolito e catechista, l’arcivescovo ha detto: “Ciascuno di noi è un terreno che può lasciarsi dissodare da una vita spirituale più esigente, che superi l’ansia delle apparenze che si metta davanti a Dio con verità”.
“Il frutto della ministeralità, ha concluso mons. Renna, sono l’ecclesialità, la gratuità e la missionari età”.

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