Articolo in prima

Celebrazione della festa del beato Dusmet

VICARIATO EPISCOPALE per la VITA CONSACRATA

 ARCIDIOCESI DI CATANIA

VICARIATO EPISCOPALE per la VITA CONSACRATA         

 

 

                                                                                                          Catania, 7 settembre 2015                                                                                                                                    

                                                                                                                                 

                                                                                                                                  A tutti i Presbiteri e i Diaconi,

                                                                                                                                  a tutte le Comunità Religiose.

 

Oggetto: Celebrazione della festa del beato Dusmet.

 

            Carissimi Confratelli e Consorelle di V.C.,

l’anno giubilare per la Vita Consacrata che il Papa Francesco ha promosso sta producendo tanti bei frutti. Ovunque si notano più slancio, più impegno, più partecipazione e solidarietà nella evangelizzazione. Sono il segno della riscoperta della bellezza della nostra vocazione carismatica nella chiesa.  “Essere tutti del Signore per essere pienamente umani” è la sfida che abbiamo accettato di vivere in questo mondo che ha sempre più bisogno di profezia e della gioia del vangelo. Per questo c’è la Vita Consacrata. Non so se siamo riusciti a svegliare il mondo, come ci ha chiesto di fare il Papa Francesco. Sicuro è che il mondo ha scosso noi tutti con tanti fatti e fenomeni dolorosissimi e sconvolgenti, sia culturali sia sociali sia storici, sia religiosi, costringendoci ad uscire e a prendere coscienza della nostre fragilità, debolezze e responsabilità. Ma tutti sappiamo, come afferma il Papa, che dobbiamo accettare le sfide e trasformarle in occasioni di grazia e di crescita.  “Tutto posso (oso) in colui che mi dà la forza”: così ha risposto alla sfida San Paolo ed così deve accadere anche a noi.   Su questa certezza si fondano la profezia della nostra vita e la perseveranza dei nostri impegni. E allora non possiamo non trovarci insieme un’altra volta a pregare e a vegliare, come abbiamo fatto in precedenti occasioni. La veglia del 24 Settembre con la partecipazione del Vescovo e la celebrazione della Festa del Beato Giuseppe Dusmet, apostolo di una carità universale, il 25, ce ne danno l’opportunità. La preghiera è la forza del Cristiano e la debolezza di Dio (Sant’Agostino). Tale incontro è stato da sempre attenzionato e proposto come momento forte per la Vita Consacrata della nostra Diocesi. A maggior ragione lo deve essere questo anno. Questo ci serve anche per varcare la soglia del nuovo anno della misericordia, le cui porte stanno per essere aperte.  

24 Settembre ore 19.00  Veglia in cattedrale , animata dalla Vita Consacrata

25 settembre ore 19.00:  celebrazione della santa messa in onore del beato DUSMET

                                                          

                                                                           P. Angelo Gatto O.C.D.

                                                                       Vicario Episcopale per la V.C.

 

                       Cari Confratelli,

l’invito rivolto dal Vicario per la Vita Consacrata ai Religiosi e alle Religiose della nostra Arcidiocesi, mi piacerebbe fosse accolto anche da tutti noi e dalle nostre Comunità parrocchiali.

            Sarà bello ritrovarci insieme a  pregare in questo anno dedicato alla Vita Consacrata facendo memoria  del nostro Beato Card. Giuseppe Benedetto Dusmet, che auspichiamo possa essere presto canonizzato.

            Augurando a tutti un buon inizio di impegno pastorale, un caro saluto in unità di preghiera.

                                                                                             

                                                                                              Sac. Salvatore Genchi

                                                                                                  Vicario Generale

CONVEGNO CATECHISTICO Seminario Arcivescovile dei Chierici Catania 18 - 19 Settembre 2015

Ufficio per la Pastorale della Famiglia Ufficio Catechistico Diocesano

ARCIDIOCESI DI CATANIA

Ufficio per la Pastorale della Famiglia
Ufficio Catechistico Diocesano

CONVEGNO CATECHISTICO

In ascolto della famiglia - La chiesa diventa famiglia
Educarsi per educare al grande mistero dell’amore
Seminario Arcivescovile dei Chierici
Catania 18 - 19 Settembre 2015

In allegato il programma

Animatema

Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia

Carissimi,

chi vi scrive è una coppia di sposi, Monia e Gaetano Strano, che svolge la propria missione cristiana a Mascalucia e da qualche mese anche presso la Diocesi di Catania, avendo accettato con gioia l’invito di Don Salvatore Bucolo, responsabile dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia, a svolgere il servizio come coppia responsabile presso un Settore del sopracitato Ufficio: Animatema. Cos’è l’Animatema? L’Animatema è un percorso cristiano che coinvolge in pieno la famiglia in tutti i suoi membri: marito e moglie (come genitori e come coppia) e i figli; l’attenzione alla famiglia non può non avere il suo centro nei figli. Oggi il nostro più grande desiderio è sensibilizzare tutta la Diocesi alla nuova realtà dell’Animatema, mostrandone i benefici che ogni singola Parrocchia o realtà ecclesiale potrebbe trarne in quanto essa promuove una pastorale familiare con il coinvolgimento attento, pieno, intelligente ed efficace dei figli. Allo stesso tempo Animatema potrebbe porre le basi per una catechesi di iniziazione cristiana rivolta ai figli partendo dalle famiglie, soggetto attivo e responsabile della pastorale. Per fare questo abbiamo bisogno di due figure fondamentali: il parroco, per poter diffondere nelle parrocchie questa nuova realtà, e i giovani, perché saranno il braccio attivo dell’Animatema. A tal proposto chiediamo di informare i giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, della Parrocchia e delle Parrocchie del Vicariato, di un weekend conoscitivo, formativo e spirituale da noi organizzato presso “Casa Tabor” a Sant’Alfio nei giorni 29 e 30 Agosto. Ci preme sottolineare che quest’esperienza di Animatema arricchirà i giovani consentendo di  portare nelle Parrocchie l’esperienza di animazione familiare. Se voleste maggiori delucidazioni ed ulteriori dettagli in merito la invitiamo a contattare il Responsabile Spirituale del Settore Animatema Don Salvatore Consoli. Per le prenotazioni si prega di contattare entro e non oltre il 17 Agosto a noi stessi responsabili di Settore al numero 3288214639.

Un abbraccio in Cristo Gaetano e Monia Strano

 

SETTORE VEDOVANZA – SERVIZIO MISTERO GRANDE

UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA

L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia, con i suoi due Settori, Vedovanza e Servizio Mistero Grande, organizza Sabato pomeriggio 12 Settembre presso la casa dei Padri del Pime l’Incontro diocesano per le famiglieTi farò mia sposa per sempre (Osea 2, 21): il Sacramento del Matrimonio, segno delle Nozze eterne di Cristo Sposo con la Chiesa sua Sposa”, per riflettere insieme, con la guida di Mons. Renzo Bonetti, su aspetti fondamentali della bellezza del Sacramento del Matrimonio nella prospettiva dell’eternità. È garantito il servizio animazione dei figli, pregandone previa comunicazione al momento dell’iscrizione on-line al sito della Diocesi www.diocesi.catania.it  o al sito del’Ufficio di pastorale familiare www.diocesi.catania.it/famiglia.

Scuola di Formazione Politica

Ufficio per la Pastorale del lavoro

Carissimi ho il piacere di inviarvi, in allegato, il depliant per il
nuovo anno accademico della Scuola di Formazione Politica.
Come voi stessi potete vedere rispetto agli anni precedenti c'è una
novità: l'attivazione di moduli annuali.
Insieme ai professori della scuola abbiamo ritenuto in questa maniera
che la nostra iniziativa potesse rispondere meglio alle esigenze
formative delle persone.
Vi chiedo di far conoscere la scuola e di incoraggiare quanta più gente
possibile soprattutto tra i giovani.
Vi saluto cordialmente
don Piero Sapienza

La salute incarnata nel territorio

Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute

Catania

La salute incarnata nel territorio

Più attenzione alle richieste del malato

Le attività dell’Ufficio per Pastorale della salute si sono avviate circa un decennio fa con la promozione delle cappellanie ospedaliere ad opera di padre Carlo Lazzaro, un francescano che per anni è stato direttore dell’Ufficio. I suoi anni di servizio sono stati propedeutici per il successivo sviluppo dell’impegno del nostro ufficio. Nel 2012 è succeduto nella direzione dell’Ufficio don Mario Torracca, sacerdote e medico. Come primo impegno si è provveduto alla revisione dei nuovi statuti dell’Ufficio Pastorale e della Consulta diocesana dell’Ufficio, che sono stati approvati ad quinquennium dal nostro Arcivescovo.

La Consulta, i cui compiti sono lo studio e la presentazione di proposte adeguate alle varie problematiche riguardanti il mondo della salute nei suoi vari ambiti, è costituita da rappresentanti delle varie associazioni di volontariato operanti nel settore, medici e personale sanitario, rappresentanti dei religiosi e dai referenti vicariali che sono espressione del coinvolgimento e della corresponsabilità con tutte le comunità parrocchiali.

L’Ufficio, nello svolgimento delle sue attività si è preposto di seguire tre precisi campi di azione. Innanzitutto si è ulteriormente promossa la costituzione delle cappellanie ospedaliere che ormai sorgono in tutti gli ospedali della diocesi e in alcune grosse cliniche private. Un forte sostegno, in tal senso, ci è stato dato dal nostro Arcivescovo, il quale ha desiderato inserire nelle cappellanie i diaconi permanenti, che insieme ai laici volontari e al cappellano operano all’interno dell’ospedale.

Nel cammino pastorale delle Cappellanie si è dato particolare risalto alla necessità di assicurare una costante presenza accanto al malato da parte dei volontari della cappellania, attraverso una programmazione pastorale che tenga conto dei vari tempi forti dell’anno liturgico: ad esempio, nel tempo di Avvento i volontari, insieme al cappellano, sono impegnati, nel far vivere ai fratelli degenti in ospedale, i vari momenti della S.Novena in preparazione al S.Natale, coinvolgendo attivamente anche il personale medico ed infermieristico; nel tempo di Quaresima la Via Crucis nei reparti, ecc.

Tutto ciò è vissuto con particolare gioia e commozione dai malati, consentendogli di partecipare a questi momenti di preghiera con grande intensità e fede, pur non essendo in grado di parteciparvi nelle loro rispettive comunità perché malati.

Si è cercato anche di non trascurare la cura amorevole, il conforto e la consolazione dei familiari che spesso vivono con grande sofferenza la malattia dei loro cari, accompagnandoli anche, eventualmente, nell’elaborazione del lutto in occasione della morto del proprio congiunto.

Particolare cura, ci è sembrato doveroso prestare, a quei genitori che devono affrontare l’esperienza devastante della morte del proprio figlio: si è costituito un gruppo di mutuo aiuto, “Figli in cielo”, che si avvale, oltre che dell’assistenza spirituale, anche della competenza e del supporto di un psicologo.

In molte parrocchie si sono avviate delle belle esperienze di ambulatori medici gratuiti per l’assistenza medica ed infermieristica agli indigenti ed ai fratelli extracomunitari.

Per qualificare sempre meglio, questo prezioso servizio ed importante missione, si è creduto imprescindibile curare la formazione dei volontari delle cappellanie. Da tre anni la formazione dei ministri straordinari della distribuzione della Santa Comunione è curata, congiuntamente, dall’Ufficio della Pastorale della Salute e dall’Ufficio Liturgico. Sempre nell’ambito della formazione, l’Ufficio coadiuvato dalla Consulta ha proposto con cadenza mensile incontri di formazione, coinvolgendo illustri relatori, sia nel campo scientifico-medico, bioetico e pastorale.

Da due anni in diocesi è, inoltre, attivo un Master biennale in Etica Sanitaria e Bioetica, in collaborazione con lo Studio teologico S. Paolo della Facoltà Teologica di  Sicilia. Tra i frutti di questi momenti formativi, c’è la prossima apertura di un Centro Diocesano di Bioetica con uno sportello aperto al pubblico.

Per quanto riguarda le cappellanie ospedaliere si è voluto dare molto spazio al volontariato dei laici, facendo coesistere all’interno della Cappellania non solo coloro che collaborano strettamente con il cappellano per l’assistenza religiosa, ossia i ministri straordinari, ma anche tutte quelle associazioni di volontariato che prestano servizio negli ospedali e nelle case di cura (Avulss, Misericordie, VOI, ecc…). La presenza di una multiformità di carismi impreziosisce e riqualifica il servizio accanto al malato che non si può limitare alla sola assistenza religiosa ma anche all’accompagnamento umano, psicologico, morale del malato stesso. Con opportune iniziative e inviti si è fatto sì che le parrocchie che sorgono vicino all’ospedale, partecipino con le rispettive comunità nelle diverse attività della cappellania.

Un terzo ambito è rappresentato dall’impegno capillare nel territorio per la sensibilizzazione delle comunità parrocchiali nella cura pastorale del malato.

Oggi più che mai, il malato viene precocemente dimesso dalla struttura ospedaliera e riconsegnato alla famiglia, che spesso vive ciò con grande difficoltà e solitudine.

Purtroppo, ancora si ha una visione obsoleta della cura pastorale dei malati da parte di tanti parroci e delle rispettive comunità parrocchiali, riducendo la cura dei malati solo alla periodica visita del ministro straordinario della S.Comunione e qualche rara volta del parroco.

Ancora molto va fatto in tal senso perché la parrocchia possa sempre più divenire “comunità sanante” che consideri il malato non come oggetto ma come soggetto di una pastorale comunitaria che tragga forza dalla testimonianza di fede di molti nostri fratelli malati.

L’Ufficio ha ritenuto utile realizzare un censimento in ognuno dei 15 Vicariati di cui è composta la nostra diocesi, parrocchia per parrocchia, attraverso un questionario in cui si chiedeva di annotare quanti operatori di pastorale della salute erano presenti in parrocchia, il numero dei malati seguiti regolarmente a domicilio e la presenza, nel territorio parrocchiale, di ospedali, cliniche, case di cura, case-famiglia e case di riposo per anziani.

Tutto questo lavoro ci aiuterà nei prossimi anni ad assicurare una adeguata assistenza religiosa in tutte le strutture socio-sanitarie ed a dare adeguato risalto a questo importante e delicato ambito della pastorale come è quello della salute.

I dati raccolti saranno al più presto pubblicati in una sorta di vademecum facilmente fruibile da coloro che dovendosi ricoverare presso una delle suindicate strutture, desiderando avvalersi dell’assistenza religiosa, potranno trovare i necessari riferimenti e contatti.

I sempre più efficaci progressi della medicina ed una sempre più attenta riorganizzazione della sanità in Italia, se da una parte hanno contribuito a far sì che la vita media si sia innalzata, dall’altra hanno messo sempre più in luce le difficoltà che spesso tante famiglie sperimentano nell’assistere un proprio familiare.

Come Chiesa chiamata ad essere presente, così come ci ricorda il Santo Padre, nelle periferie esistenziali, il nostro ufficio vuole impegnarsi sempre più perché col contributo delle comunità parrocchiali e con il prezioso apporto del volontariato cristiano, giunga ad ogni fratello o sorella malati, la consolazione e la testimonianza dell’amore di Dio.

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