Articolo in prima

Un meraviglioso poliedro

Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Vocazioni

Che cos'è il l’Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Vocazioni?
È un'équipe costituita da persone appartenenti alle diverse forme vocazionali (presbiteri, diaconi, religiosi, consacrati secolari e laici) che cerca di promuovere una cultura vocazionale in cui tutti possano considerare la vita come risposta da dare alla chiamata di Dio.

Qual è l'obiettivo generale?
Favorire in tutti, e in particolare nei più giovani, la scoperta della propria vocazione ossia di quel progetto d'amore che Dio ha per i suoi figli, di quel sogno di gioia che sta a cuore a Dio per ogni sua creatura.

Alla luce dell’esperienza condivisa lo scorso anno, l’equipe vocazionale, in comunione con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni, sceglie come tema* dell’anno pastorale che si apre la frase tratta da Christus vivit (207), «Un meraviglioso poliedro», proponendo le seguenti iniziative:

  • Ritiri di una giornata per ragazzi/giovani con le seguenti tematiche:

Chiamati alla Fede - Chiamati all’Amore sponsale - Chiamati all’Apostolato consacrato - Chiamati alla Santità laicale

  • Campo invernale (capodanno alternativo) ed estivo per ragazzi/giovani, organizzati insieme all’Ufficio per la Pastorale dei Giovani.

  • Veglia di preghiera per le vocazioni

    In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, il nostro Ufficio organizza in contemporanea tre veglie di preghiera comunitaria, nelle tre zone pastorali dell’Arcidiocesi, per innalzare l’unanime invocazione al Padrone della messe affinché mandi operai nella Sua messe.

    * La tematica che l’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni ha pensato di proporre per il prossimo anno pastorale (2022-2023) vuole cogliere l’invito di papa Francesco e richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa.

    Non è un discorso ecclesiologico quello che vogliamo suggerire quanto piuttosto promuovere l’esercizio di affinare lo sguardo e di maturare nelle nostre comunità stili e prassi nuove per riconoscere «la ricchezza della varietà delle vocazioni di cui la Chiesa si compone» (ChV 207).

    Le vocazioni nella Chiesa, infatti – la vita consacrata, il ministero ordinato, il matrimonio e il laicato vissuto a servizio del Vangelo – non demarcano territori esclusivi ma sottolineano aspetti complementari dell’unica vita cristiana che è la vita di Cristo donata per il mondo (cf. Gv 6,51). Cristo, infatti, è forse diviso? (cf. 1Cor 1,13). «L’intima vocazione della Chiesa» (Lumen gentium, 51) e la sua opera a servizio del mondo non si realizza attraverso una distinzione di compiti ma ciascuna vocazione, occupandosi di un aspetto particolare della vita cristiana senza tralasciare l’insieme, ne richiama l’importanza e la bellezza alle altre vocazioni e porta un annuncio di salvezza ad ogni uomo, come in un meraviglioso poliedro.

    C’è un inter-esse (qualcosa di importante, che mi preme, che conta: letteralmente ‘ciò che si trova nel mezzo’) reciproco tra le vocazioni, ancora tutto da riconoscere e da osservare attentamente per imparare ad ascoltarne il racconto, la narrazione di quel meraviglioso poliedro che la vita dello Spirito intende continuare a tessere lungo i tempi della storia e della Chiesa. Di questa conoscenza e di questo dialogo reciproci suggeriamo di occuparci nel prossimo anno pastorale; «perché la comunione della Chiesa possa essere vissuta in modo più pieno [infatti] occorre valorizzare la varietà dei carismi e delle vocazioni che convergono sempre più verso l’unità e la possono arricchire» (Giovanni Paolo II, Ecclesia in Europa, Esortazione apostolica post-sinodale, 28 giugno 2003). «Questo è il mistero della Chiesa: nella convivialità delle differenze, essa è segno e strumento di ciò a cui l’intera umanità è chiamata. Per questo la Chiesa deve diventare sempre più sinodale: capace di camminare unita nell’armonia delle diversità, in cui tutti hanno un loro apporto da dare e possono partecipare attivamente» (Francesco, Messaggio per la 59a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, Roma 8 maggio 2022).

CALENDARIO PASTORALE 2022 - 2023

Arcidiocesi di Catania

Una Chiesa sinodale
nello spazio e nel tempo

“Il tempo è superiore allo spazio”, afferma papa Francesco nella
Evangelii gaudium (n. 222) e ci insegna ad avviare dei processi, a non do-
minare gli spazi, a camminare nel tempo, nel ritmo dei giorni e delle vi-
cende del mondo. Con queste parole presento il Calendario Pastorale,
ringraziando ciascun Direttore degli Uffici Diocesani e il Vicario per la
pastorale e i suoi collaboratori che l’hanno redatto. E’ un calendario inse-
rito nell’anno liturgico e questo non va mai perso di vista, perché il Signore
ci santifica nel tempo e santifica il tempo dell’uomo, anche quando esso
sembra buio o privo di senso: la preghiera e l’Eucarestia ritmano i giorni
fitti di incontri delle nostre agende e ci danno consapevolezza di essere al
servizio del Regno di Dio nella Chiesa, ci rendono capaci di seguire le
rotte indicate dallo Spirito Santo e non i nostri piccoli percorsi. In questo
tempo, che ha il suo fulcro nella Pasqua e nelle domeniche dell’anno,
giorni nei quali le nostre assemblee si riuniscono per spezzare il Pane e la
Parola, il servizio degli Uffici incarna il Vangelo in un’opera di formazione
- che è evangelizzazione - di carità, di profezia. Vi invito a guardare così
a questo calendario: non un “doppione” di quello liturgico o come alter-
nativo ad esso, ma come una storia di Chiesa da costruire ogni giorno, in-
tessuta dai fili d’oro della Grazia di Dio.
In questo anno pastorale continua un processo avviato lo scorso anno,
quello della sinodalità: caratterizzi il nostro modo di “stare” negli impegni
diocesani, lo “sguardo” su ciascun giorno di questo diario della comunità
. Sentiamo le iniziative e le attività non come appartenenti solo al Vescovo
o a qualcuno dei direttori, ma come vita della comunità di cui siamo parte:
la sinodalità si costruisce nella misura in cui il nostro cuore coltiva questi
sentimenti ed educa il suo sguardo alla ecclesialità.
Buon cammino, sospinti dalla forza dello Spirito, accompagnati dalla fra-
ternità dei nostri compagni di viaggio, dall’esempio e dalla guida di Maria
Santissima e dei santi che hanno segnato ogni tempo della storia.

Catania, 6 ottobre 2022, memoria di san Bruno abate

+ Luigi Renna
Arcivescovo di Catania

Celebrazione del primo grado dell’Iniziazione Cristiana (Rito dell’Ammissione al Catecumenato)

Arcidiocesi di Catania - Servizio Diocesano per il Catecumenato

Servizio Diocesano per il Catecumenato
E-mail: catecumenato@arcidiocesicatania.com; fabiovassallo2006@libero.it

Catania, 04 Ottobre 2022
Festa San Francesco d’Assisi

Ai rev.di parroci
e. p.c.ai presbiteri
alle comunità religiose

Carissimi Confratelli,

con le ultime nomine il Vescovo, Sua Eccellenza Mons. Luigi Renna, ha voluto affidarmi la direzione del Servizio Diocesano per il Catecumenato. Ringrazio innanzitutto Sua Eccellenza Mons. Luigi Renna per la Fiducia datami, Ringrazio anche Padre Vincenzo Branchina per l’ottimo servizio prestato in questo ufficio in questi anni, spero di essere un suo degno sostituto.

  • Volevo altresì comunicarvi, in comunione con l’arcivescovo, abbiamo pensato di dar luogo alla celebrazione del primo grado dell’Iniziazione Cristiana (Rito dell’Ammissione al Catecumenato) per coloro che hanno vissuto il tempo della prima evangelizzazione o precatecumenato, presso la nostra Cattedrale, giorno 26 Novembre 2022 ore 19:00.

    Con tutti coloro che dovranno ricevere il rito di Ammissione al Catecumenato, ci vedremo puntualissimi, presso la Badia di Sant’Agata alle ore 18:00, per ricevere tutto il materiale necessario che riguarda questo Rito. Una volta radunati, tutti insieme ci avvieremo presso la Basilica Cattedrale per la celebrazione del Rito.

    Prego i rev.di confratelli di presentare in Cancelleria (o inviarla per e-mail: catecumenato@arcidiocesicatania.com , fabiovassallo2006@libero.it) la relativa domanda di ammissione a questa celebrazione entro il 18 Novembre 2022.

  • Nel caso di simpatizzanti adulti, è opportuno che venga presentata anche una domanda indirizzata al Vescovo, nella quale gli interessati esprimano la libera volontà di diventare cristiani, ne precisino le motivazioni e si impegnino ad approfondire la formazione in vista del Battesimo (Cfr. Direttorio Diocesano per il Catecumenato degli adulti e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni, 19).

 

  • Si rende noto, inoltre, che i parroci, dei ragazzi dai 7 ai 14 anni possono fare il rito di ammissione al catecumenato nelle proprie parrocchie.

  • È necessario però che, sempre entro il 18 Novembre 2022 venga presentata la relativa domanda per poter ricevere la delega dall’Arcivescovo.

    In tutte le domande di Ammissione al Catecumenato, bisogna inserire tutti i dati anagrafici dei candidati insieme ai propri contatti telefonici.

  • Ricordo che giorno 15 Novembre 2022 alle ore 19:00 presso il Seminario Arcivescovile di Catania, si svolgerà un incontro di preparazione al Rito di Ammissione al Catecumenato, per i Catechisti dei Catecumeni e per coloro che devono ricevere l’Ammissione al Catecumenato presieduto dal Cerimoniere Arcivescovile di Catania, Sac. Pasquale Munzone.

    Rimango a vs disposizione per ogni informazione ed eventuale richiesta ai miei seguenti contatti telefonici 3470888845, 0952504301, o presso l’ufficio della Curia ogni lunedì dalle ore 9,30 alle ore 12,00.

    Fraterni saluti nel Signore

    Sac. Salvatore Fabio Vassallo

Giornata di studio “I minori e le persone vulnerabili: quale tutela effettiva? Ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori e le persone vulnerabili vittime di abuso”

Arcidiocesi di Catania - SERVIZIO DIOCESANO TUTELA DEI MINORI

L’Arcidiocesi di Catania in collaborazione con la Diocesi di Acireale e la Diocesi di Caltagirone propone una giornata di studio e riflessione a protezione e tutela delle persone vulnerabili minori o adulti, di concerto con le istituzioni Civili e l’ASP di Catania. L’incontro, che avrà come titolo “I minori e le persone vulnerabili: quale tutela effettiva? Ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori e le persone vulnerabili vittime di abuso”, si terrà il 14 Ottobre 2022 dalle ore 9.00 alle ore 17.00, presso il Seminario Arcivescovile di Catania, in Via Braille 26.

Per la partecipazione, è richiesta l’iscrizione all’indirizzo email: serviziotutelaminori@arcidiocesicatania.com
Dopo avere effettuato l’iscrizione, è opportuno comunicare la propria partecipazione al numero di cell. 349.6735224.
Inoltre sarà offerto il pranzo a tutti i partecipanti.

Il Convegno è rivolto ai Direttori degli Uffici Diocesani, Responsabili dei Consultori, Responsabili degli Oratori, Responsabili delle Scuole Cattoliche, Responsabili della Caritas, Responsabili delle Associazioni Sportive di ispirazione cattolica e a quanti impegnati nelle realtà appena citate volessero approfondire l’argomento in oggetto.

PROGRAMMA
14 Ottobre 2022

h.9,00 Saluti
Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania
Avv. Remigia D’Agata, Responsabile STM Arcidiocesi di Catania

Interventi
Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale e Presidente CESI
Mons. Domenico Mogavero, Amministratore Apostolico di Mazara del Vallo e Delegato Regionale STM

h.10,30 Coffee Break

h.10,45 Tavola Rotonda
Mons. Antonino Legname, Vicario Giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Siculo
Dott.ssa Marisa Scavo, Procuratore Aggiunto Presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania
Dott.ssa Rosalia Castrogiovanni, Magistrato presso il Tribunale per i Minorenni di Catania
Dott. Vincenzo Corrado, Direttore Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali CEI

Modera
Dott. Bruno Di Marco, già Presidente del Tribunale di Catania

Dibattito

h.13,30 Brunch

h.15,00 Intervento
Dott. Giovanni Rapisarda, Direttore ff UOC NPI Territoriale ASL Catania

Tavola Rotonda
Don Salvatore Franco omi, Responsabile STM Diocesi Messina e Coordinatore del SRTM
Dott. Giuseppe Raciti, ASP CT
Suor Rosalba La Pegna, STM Diocesi di Acireale

Modera
Dott.ssa Vincenza Rosano, Assistente sociale e membro del gruppo diocesano STM Diocesi di Acireale

Conclude
Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone

AVVISO

Arcidiocesi di Catania

AVVISO... martedì 27 settembre la cattedrale rimarrà chiusa nel pomeriggio per lavori di manutenzione all'impianto elettrico

Celebrazione Eucaristica per l’imposizione del Pallio a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Luigi Renna

Arcidiocesi di Catania

Celebrazione Eucaristica per l’imposizione del Pallio a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Luigi Renna Arcivescovo Metropolita di Catania
da parte di S.E. Mons. Emil Paul Tscherring - Nunzio Apostolico in Italia

Basilica Cattedrale Sant’Agata V. e M.
29 settembre 2022 ore 18.30

Festa dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele

Cos'è il Pallio
È una fascia di lana tessuta a mano che si poggia sulle spalle e si fa poi ricadere davanti sul petto e dietro alle spalle.
Con la riforma del pallio voluta da Paolo VI negli anni ‘70, il pallio viene concesso solo ai metropoliti, per o più il 29 giugno,
Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, proprio a sottolineare il legame di chi porta il pallio con la Sede Apostolica.
La simbologia del pallio è andata arricchendosi nel corso dei secoli.
All’inizio, aveva una simbologia soprattutto ecclesiale, cioè in tutto il primo millennio il pallio indicava la pecorella che si era smarrita, quindi, di conseguenza, stava a significare il pastore che portava la pecora sulla spalla sinistra.
L’odierna forma del Pallio è ad ipsilon imposta sulla persona che lo porta e ha assunto un altro significato. Le croci hanno assunto il significato delle piaghe del Signore. Gli spilloni, hanno assunto il significato dei tre chiodi della crocifissione. Il pallio ha soprattutto un significato cristologico, del Cristo Buon Pastore. Oggi noi abbiamo
questi due elementi insieme. Il pallio è fatto di lana e sta a significare la pecora che si è smarrita, porta gli spilloni ed ha queste croci a significare che il Buon Pastore dà la vita per le sue pecore.

MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO LUIGI AGLI STUDENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2022-2023

Arcidiocesi di Catania - L'Arcivescovo

MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO LUIGI AGLI STUDENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2022-2023
“Un sogno: che Rosso Malpelo incontri don Milani!”

Carissimi ragazzi e giovani,
all’inizio di un nuovo anno scolastico vi raggiungo con un desiderio, sospeso tra sogno e realtà: quello che ogni “Rosso Malpelo” incontri un don Lorenzo Milani sulla sua strada. Rosso Malpelo è il protagonista di una novella dello scrittore catanese Giovanni Verga: un ragazzo d’altri tempi, vissuto senza scuola e senza affetti nelle miniere siciliane, dove si poteva morire per i tanti pericoli che il suo lavoro comportava. Non era mai andato a scuola … Sarà interessante rileggere questa storia di Verga e ambientata nella nostra terra.

L’altro personaggio non spunta fuori da una novella, ma è vissuto circa 60 anni fa in Toscana, ed ha dedicato la vita a fare scuola a ragazzi che vivevano in paesi isolati, facendo di loro persone che si sono realizzate nella vita.

Oggi ci sono ancora tanti “ Rosso Malpelo”, tanti di voi che sono tentati di non continuare la scuola. Il loro desiderio di un futuro diverso pian piano scompare, risucchiato, come quel ragazzo, dall’indifferenza che lo aveva fatto sentire indesiderato da tutti.

Sogno che ragazzi come lui ricominciano ad amare la vita, che incontrino adulti che, come fece don Milani, possano aiutarlo a scoprire il fine dello studio; saranno i genitori, gli insegnanti, gli educatori, ma non dimenticare che puoi essere anche tu un punto di riferimento per i tuoi compagni. Possano aiutarlo a scoprire il fine dello studio, come un alunno di quel prete ebbe a testimoniare: “Ho saputo minuto per minuto perché studiavo. Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. (…) contro la fame, contro l’analfabetismo, il razzismo, le guerre coloniali. Ma questo è il fine ultimo da ricordare ogni tanto. Quello immediato da ricordare minuto per minuto è d’intendere gli altri e farsi intendere”.

Ti auguro per questo anno scolastico 2022-2023 di scoprire il fine della scuola per la tua vita. Ti auguro di farlo scoprire ai tuoi amici, e di ricordare minuto per minuto quello che papa Francesco: “… accanto al pane, alla casa, al lavoro, alla famiglia, fa parte anche il possesso della parola come strumento di libertà e di fraternità.”

Perché non provi a scrivere un dialogo immaginario tra Rosso Malpelo e don Milani? Anche di poche righe! Lo aspetto: vedrai che sarai capace di pensare cose grandi!

Buon anno scolastico!

Vostro, padre Luigi
arcivescovo di Catania

Mostra Sofonisba  Anguissola  e la Madonna  dell’Itria - Il culto dell'Hodighitria in Sicilia dal Medioevo all'Età Moderna

Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania e il Museo Diocesano

La Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania - Museo Diocesano
Inaugurazione della mostra: Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria
Il culto dell'Hodighitria in Sicilia dal Medioevo all'Età Moderna

CATANIA
MUSEO DIOCESANO
SABATO 17 SETTEMBRE 2022 ORE 11.00

L’evento sarà occasione per presentare Mudi Smar t. Multimedia al Museo

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