Articolo in prima

Attività del Consiglio Presbiterale

Consiglio Presbiterale

Cari Confratelli,

nello spirito di comunione che deve caratterizzare le attività del Consiglio Presbiterale, invio a tutti voi, per conoscenza, la lettera di convocazione per la prossima sessione dell’11/12/2018.

Come prevede il Regolamento diocesano, «possono assistere alle sessioni del Consiglio, senza diritto di parola, i presbiteri diocesani e i presbiteri residenti in Diocesi, salvo si tratti di sessione che tratta argomenti implicanti, a giudizio dell’Arcivescovo, aspetti di doverosa riservatezza» (art. 8, § 4).

È utile, pertanto, comunicare a tutto il Presbiterio le date di convocazione del Consiglio e i temi all’O.d.G., affinché chi lo desidera possa partecipare all’assemblea, nelle modalità sopra citate. Come ricordato nel messaggio del 19/09/2018, inviato dalla Segreteria del Consiglio a tutti i sacerdoti, «è nostro desiderio che – al di là delle convocazioni ufficiali previste dal calendario diocesano – i presbiteri possano pensare ad un’ideale “sessione permanente” del Consiglio presbiterale e si sentano liberi, in qualunque momento dell’anno, di far pervenire le proprie osservazioni e proposte, affinché esse siano tenute in considerazione nel formulare l’ordine del giorno delle varie sedute. La “connessione” tra Presbiterio e Consiglio potrà realizzarsi attraverso la mediazione dei Vicari foranei, i quali potranno segnalare le problematiche messe in rilievo dai presbiteri del proprio Vicariato; tuttavia, ogni sacerdote avrà sempre la possibilità di inviare comunicazioni personali alla Segreteria, o ad altri membri del Consiglio, chiedendo che venga avviato un confronto su temi percepiti come prioritari. Tali segnalazioni potranno suggerire la convocazione di un’eventuale “sessione straordinaria” del Consiglio presbiterale (V. Regolamento, art. 8, §3), perché si discuta di problematiche urgenti per la vita diocesana».

Per facilitare le comunicazioni tra i presbiteri e il Consiglio, desidero segnalare che è attiva la casella di posta elettronica consigliopresbiterale@diocesi.catania.it , alla quale può essere fatta pervenire ogni segnalazione.

Augurando a ciascuno di voi, e alle vostre comunità, di vivere intensamente e serenamente il tempo di Avvento, e di gioire nella celebrazione della nascita del Salvatore, vi saluto con affetto.

Il segretario del Consiglio Presbiterale,

p. Dario Sangiorgio

 

 

 

32° Anniversario dello Spirito di Assisi

Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali

Carissimi fratelli e sorelle,
vi ricordiamo il prossimo appuntamento che ci vede protagonisti, insieme all’ Ufficio per la pastorale delle migrazioni e al Coordinamento Religioni in dialogo:
32° Anniversario dello Spirito di Assisi - 2 Dicembre 2018, ore 17.30
Oratorio S. Filippo Neri, via Teatro Greco 32- Catania
Tema: Le nuove frontiere del convivere - Quali strade?
Cercare di capire cosa accade nella nostra società ormai non più caratterizzata dal riferimento al Cristianesimo, piena di nuove presenze culturali e religiose, è una sfida per noi discepoli di Gesù Cristo, chiamati ad incontrare ogni uomo e ad annunciargli il Signore della Vita.
L’incontro si concluderà con la condivisione del cibo: le nostre Aggregazioni sono invitate a portare una pietanza dolce o salata per l’agape fraterna con le altre confessioni e religioni.

comunicato

CISL, CGIL, UIL, UGL e CONFCOOPERATIVE

I sindacati CISL, CGIL, UIL, UGL e CONFCOOPERATIVE hanno partecipato 
alla 14° Giornata Sociale diocesana e hanno avuto un incontro con 
l'Arcivescovo Mons. Gristina al quale hanno consegnato un documento sul 
dissesto del comune di Catania.

Al termine i suddetti hanno redatto un 
comunicato che alleghiamo.

Introduzione di Don Piero Sapienza, direttore, alla 14°Giornata Sociale

Ufficio Diocesano per Problemi Sociali e Lavoro

ARCIDIOCESI DI CATANIA
UFFICIO PROBLEMI SOCIALI E LAVORO
INTRODUZIONE 14 GIORNATA SOCIALE DIOCESANA

17 NOVEMBRE 2018

1. Un benvenuto a tutti e un cordiale ringraziamento per la vostra partecipazione alla 14 Giornata
Sociale Diocesana. Un grazie particolare rivolgo al nostro Arcivescovo Mons. Gristina, che sin
dall’inizio (novembre 2005) ha incoraggiato questa iniziativa del nostro Ufficio diocesano per i
problemi sociali e il lavoro (e le inziative che ne sono scaturite: Via Crucis del lavoro, Scuola di
formazione politica, Osservatorio socio-politico nei vicariati, Laboratorio per la città, Tavolo del
Giubileo del mondo del lavoro [che ha visto la collaborazione di tutte le organizzazioni sindacali] (i
cui rappresentanti oggi qui presenti, saluto), di forze imprenditoriali e associazioni di categoria e del
volontariato] Conf-cooperative). Desidero sottolineare che tutti questi percorsi sono stati resi possibili
dalla collaborazione attiva ed efficiente della Commissione del nostro Ufficio: abbiamo fatto in questi
anni una vera esperienza di Chiesa sinodale, dove i laici hanno potuto esprimere le loro competenze e
dare il loro fattivo contributo di idee, di indicazioni operative. Quindi grazie anche a loro, perchè con
il loro coinvolgimento responsabile si è andato delineando sempre più il volto delle Giornate.
2. Il tema che affronteremo in questa 14 Giornata, “Costruiamo insieme la città-comunità. Nuovi
linguaggi e nuovi strumenti di comunicazione”, prosegue la pista di riflessione che abbiamo avviato
lo scorso anno. Le due relazioni sono state affidate al prof. Agatino Cariola dell’Università di Catania,
e al prof. Gianni Notari, gesuita, docente alla Facoltà Teologica di Sicilia. Li ringrazio per la loro
disponibilità. Approfondiremo i contenuti delle relazioni nei gruppi di studio, da cui scaturiranno
[come sempre] indicazioni operative, che si dovranno tradurre in impegno di democrazia
partecipativa. Dalla 13 Giornata è scaturito il documento-proposta che abbiamo presentato a tutti i
candidati a sindaco della nostra arcidiocesi in un incontro del 19 maggio 2018.
3. Questa 14 Giornata ci coglie in un momento particolarmente delicato della vita socio-politica del
nostro Paese, e in modo ancor più particolare della nostra città di Catania a causa del suo dissesto
finanziario. La nostra città, parafrasando Isaia, sembra la città “Abbandonata”, “devastata” da tanti
mali antichi e recenti (malaffare, corruzione, degrado urbano, disoccupazione, mafia, cattiva politica
ecc…). In questo contesto, a qualcuno potrà sembrare utopistico parlare di città-comunità. Ma si
dimentica che se non puntiamo a una meta così la città non esiste. Lo avevano capito gli antichi.
Aristotele, nella sua “Politica”, osserva che nella polis è necessaria la “giustizia”, ma “l’amicizia
civile” deve essere posta come suo fondamento necessario che sottende i molteplici rapporti della vita
politica. In altri termini, per Aristotele, la “Città” (la “Polis”) procede nella realizzazione di una
giustizia sempre più vera nella misura in cui la vita sociale è innervata da sinceri vincoli di amicizia.
“La città dell’uomo non è promossa solo da rapporti di diritti e di doveri, ma ancor più e ancor prima
da relazioni di gratuità, di misericordia e di comunione” – sono le parole di Benedetto XVI (C. in
Veritate 6). Se manca questa dimensione, allora è facile che nelle nostre città prevalga l’interesse
miope ed egoistico, la chiusura, la paura, per cui si è in lotta gli uni contro gli altri: una città così,
direbbe S. Agostino, è piuttosto simile a “una banda di ladri”!
4. Poi succede anche che ognuno abbia uno stuolo di cosiddetti “amici” su Fb, e alla relazione reale
subentra la relazione “virtuale”, quasi sempre “liquida” come il resto della società (vd Bauman). La
storia ha registrato il passaggio dall’homo faber all’homo sapiens all’homo consumens. Oggi forse
siamo nell’epoca dell’homo webens (del web, dei social network), che si caratterizza per uno stile
comunicativo che non favorisce il ragionamento, l’argomentazione critica, perchè fatto di immagini
e di slogan. E oggi, lo sappiamo tutti, la politica (a qualsiasi livello) si serve dei social [usati con
molta perizia] per andare a toccare le corde delle insicurezze sociali e delle paure delle persone,

provocando ancora maggiori chiusure. E così, ad esempio, invece di affrontare politicamente la
questione degli immigrati si lancia un allarme contro “il pericolo delle invasioni straniere” (come se
ci trovassimo di fronte a nuovi eserciti di barbari che premono alle nostre frontiere per conquistare il
nostro Paese!). E’ ovvio il sentimento di paura che simili slogan suscitano tra la gente. Oppure se un
giorno, affacciato da Palazzo Chigi, il ministro del lavoro grida esultante: “abbiamo sconfitto la
povertà”, troverà consensi in tanta parte della popolazione, che non si chiede come ciò concretamente
sia possibile! E la stessa cosa si può dire se si parla del decreto sicurezza e di legittima difesa. Ma
quanta gente conosce le statistiche ufficiali dello stesso Ministero dell’Interno riguardo agli omicidi?
Nel 1991 erano stati 2.000, mentre nel 2016 erano stati 397 (tenendo conto che la percentuale
maggiore riguarda liti o risse in famiglia – si pensi ai numerosi femminicidi). Dunque, è possibile
che vi sia uno scollamento tra i dati reali e le percezioni degli italiani. Si tratta della cosiddetta
“ emotional​  innumeracy” ossia la tendenza a esagerare i dati di un fenomeno legato ad una
minaccia. 
5. Negli scenari del web un posto sempre più ampio occupa la violenza verbale, che incrementa l’odio,
la divisione, tra i cittadini. Il card. Bassetti, lo scorso lunedì alla CEI, ha sottolineato: “In un Paese
sospeso come il nostro, caratterizzato dalla mancanza di investimenti e di politiche di ampio respiro,
gli effetti della crisi economica continuano a farsi sentire in maniera pesante, aumentando
l’incertezza e la precarietà, l’infelicità e il rancore sociale. Al posto della moderazione si fa
strada la polarizzazione, l’idea che si è arrivati a un punto in cui tutti debbano schierarsi per
l’uno o per l’altro, comunque contro qualcuno. Ne è segno un linguaggio imbarbarito e
arrogante, che non tiene conto delle conseguenze che le parole possono avere. Stiamo attenti a non
soffiare sul fuoco delle divisioni e delle paure collettive, che trovano nel migrante il capro espiatorio e
nella chiusura un’improbabile quanto ingiusta scorciatoia. La risposta a quanto stiamo vivendo passa
dalla promozione della dignità di ogni persona, dal rispetto delle leggi esistenti, da un indispensabile
recupero degli spazi della solidarietà. (Bassetti 12.11.2018).
Il nostro Ufficio diocesano, in questi anni, ha instaurato un dialogo a tutto campo con i sindacati , le
associazioni di categoria, il volontariato, c’è stata e c’è una precisa volontà di costruire ponti (ben
saldi, speriamo), come ci esorta a fare sempre papa Francesco, in collaborazione con tutte le persone
di buona volontà che hanno a cuore la ricerca del bene comune della città. E a tal proposito,
proseguendo nell’esperienza del Giubileo scorso, proporremo un “Tavolo per la crisi” finanziaria di
Catania, il tutto nell’ottica di costruire percorsi di democrazia partecipativa, dove le persone vengano
accompagnate a superare la sindrome dello spettatore, per essere cittadini attivi, percorsi che alla
base abbiano una formazione seria, capace di riconoscere le trappole communicative del web, che
finiscono per appiattire tutto e tutti, senza capacità critica, senza serio discernimento.
Noi auspichiamo che l’impegno di tutti farà sì che questa città non sia più la città “abbandonata”, ma
una magnifica corona nella mano del Signore (vd Is. 62,1ss).

Don Piero Sapienza
direttore

COMUNICATO STAMPA

Arcidiocesi di Catania

La Curia è lieta di informare che il GIP Dott. Mirabella, accogliendo la richiesta della Procura di Catania nella persona del PM Dott. Regolo, ha disposto l'archiviazione del procedimento penale per il reato di peculato nei confronti dell'Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina (difeso dagli avvocati Giuseppe Barletta, Caldarera e Carmelo Peluso) nonché nei confronti di Mons. Alfio Russo (difeso dall'avvocato Attilio Floresta), i quali ne sono particolarmente soddisfatti avendo, sempre, avuto fiducia nella magistratura.

Giuseppe Longo

Dir. Uff. Com. Soc. Diocesi di Catania

Giornalista pubblicista, tessera n. 136200

 

www.diocesi.catania.it

comunicazionisociali@diocesi.catania.it

"XXVII RAPPORTO IMMIGRAZIONE 2017-2018"

Caritas Diocesana di Catania

Carissimi,
con la presente abbiamo il piacere di invitarVi alla presentazione del"XXVII Rapporto immigrazione 2017-2018" che si terrà Sabato 24 Novembre alle ore 16.00, presso il Museo Diocesano di Catania, Via Etnea, n.8 – Catania. In tale occasione verranno illustrati i dati statistici sul fenomeno migratorio in Italia.
Certi di una Vostra partecipazione cogliamo l’occasione per esprimere i nostri più cordiali saluti.

Segreteria Caritas
 

In allegato la locandina

XVIII Cammino Diocesano delle Confraternite, nella Solennità di Cristo Re dell’Universo

Confederazione Confraternite

Carissimi
È con gioia e trepidazione che ho il piacere di presentare il XVIII Cammino Diocesano delle Confraternite, nella Solennità di Cristo Re dell’Universo; un’occasione privilegiata per tutti e, in special modo, per le consorelle e i confratelli dell’Arcidiocesi di Catania, per rinnovare la nostra fede e riconoscere in Gesù, il centro di ogni cuore, la pienezza di ogni aspirazione.
Il Cammino, quest’anno, si svolgerà a Trecastagni, luogo di culto celeberrimo dei “Tre casti agni” Alfio, Filadelfo e Cirino, martirizzati per testimoniare la Verità nel III secolo, e di san Nicola di Bari, patrono della città, nel trecento cinquantesimo dell’erezione dell’Arcipretura della Chiesa Madre e nel novantesimo dell’istituzione del Santuario.Tutto questo in una giornata non casuale; quella in cui,  per festeggiare Cristo, Re dell’universo, la Chiesa non ci propone il racconto di una teofania splendente, ma, al contrario, la scena straziante della passione secondo Giovanni, in cui Gesù, umiliato e in catene, compare davanti a Pilato, esplicito rappresentante di un impero onnipotente. Sappiamo che l’accusato, senza avvocato, è a due giorni dal risuscitare nella gloria, mentre il potente del momento è a due passi dallo sprofondare nell’oblio. Chi dei due è re? Quale dei due può rivendicare un potere reale (Gv 19,11)? Ancora una volta, secondo il modo di vedere umano, non ci si poteva sbagliare... ma ciò che conta è il dialogo di questi due uomini. Pilato non comprende granché né dei Giudei, né di Gesù (Gv 18,35), né del senso profondo del dibattito (Gv 18,38); quanto, invece, a Gesù, una sola cosa conta, ed è la verità (Gv 18,37). Durante tutta la sua vita ha servito la verità, ha reso testimonianza alla verità: la verità sul Padre, la verità sulla vita eterna, la verità sulla lotta che l’uomo deve condurre in questo mondo, la verità sulla vita e sulla morte. Tutti campi essenziali, in cui la menzogna e l’errore sono mortali. Ecco cos’è essere re dell’universo: entrare nella verità e renderle testimonianza (Gv 8,44-45). Ecco cosa significa essere confrati e discepoli di Gesù: condividere la sua “regalità”, ascoltando “la sua voce” (Gv 18,37). È veramente re colui che la verità ha reso libero (Gv 8,32).
Con questo spirito e con questi sentimenti, v’invito a partecipare. L’occasione sarà proprizia per incontrare il nostro Pastore.

Giuseppina prof.ssa Fazzio
Responsabile Confederazione Confraternite
Arcidiocesi di Catania

Catechesi sui 10 Comandamenti

Ufficio per la Pastorale della Famiglia

Sin dall'inizio, ossia nel 1993, le Catechesi sui 10 Comandamenti, nati per opera di Don Fabio Rosini, attualmente Direttore dell'Ufficio per il Servizio alle Vocazioni del Vicariato di Roma, hanno avuto il fine primario di introdurre i giovani al discernimento sulla Volontà di Dio e consentire loro di imparare a prendersi 'la parte migliore', intesa come la propria vocazione. Per tale ragione l'Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia, in collaborazione con gli Uffici Diocesani di Pastorale Vocazionale ed Universitaria, propone tale percorso solo ed esclusivamente per iGiovani nella Parrocchia S. Agata al Borgo di Catania a partire da lunedì 14 gennaio alle 21.

Poiché tale esperienza è valida per tutte l'età, tale percorso è proposto in altri giorni e luoghi della Sicilia Orientale:

nella Parrocchia Maria Immacolata di Pedara (Via Gioacchino Rosini, 2) a partire da martedì 15 gennaio ore 21rivolto alle Famiglie e Adulti (qui si garantisce previa comunicazione il servizio animazione figli);

nella Parrocchia S. Maria degli Angeli di Adrano (Piazza Armando Diaz, 40) a partire da mercoledì 16 gennaio 2019 ore 21;

 

nell'Oratorio Parrocchia S. Maria delle Grazie di Mazzarrà S. Andrea, Diocesi di Messina (Via Europa, 1) a partire da martedì 15 gennaio 2019 ore 21;

 

nella Chiesa Sant'Antonio alla Badia di Giarre, Diocesi di Acireale (Via Parini, 6) a partire da mercoledì 16 gennaio 2019 ore 21.

 

Nel manifesto in allegato si trovano ulteriori informazioni e contatti.

 

un abbraccio in Cristo

Equipe dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia

Giornata mondiale dei poveri a Catania: domenica 18 novembre il “Pranzo di S. Elisabetta” per 300 bisognosi

Caritas Diocesana di Catania

Giornata mondiale dei poveri a Catania: domenica 18 novembre il “Pranzo 
di S. Elisabetta” per 300 bisognosi

CATANIA. Si celebrerà anche a Catania la seconda Giornata Mondiale dei 
Poveri, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della 
Misericordia del 2016, e dal titolo “Questo povero grida e il Signore lo 
ascolta” (Sal 34,7). Per l'occasione, nel centro etneo, previsti due 
appuntamenti al Santuario S. Francesco d'Assisi all'Immacolata: sabato 
17 novembre, a partire dalle ore 19:30, veglia di preghiera e raccolta 
di generi alimentari a lunga scadenza per le mense della Caritas 
Diocesana, e domenica 18 novembre il tradizionale “Pranzo di S. 
Elisabetta”, giunto all'ottava edizione, durante il quale verrà servito 
il pranzo a centinaia di bisognosi della Città nella navata centrale del 
Santuario, con la benedizione di Sua Eccellenza Mons. Salvatore 
Gristina, Arcivescovo di Catania, e l'intervento del sindaco Salvatore 
Pogliese. Due giornate per riflettere e sensibilizzare, nell'ambito 
delle iniziative dell'Arcidiocesi di Catania, organizzate dall'Ordine 
Francescano Secolare (Zona di Catania), dalla Consulta Diocesana delle 
Aggregazioni Laicali di Catania, in collaborazione con la Caritas 
Diocesana di Catania e l'Istituto Tecnico Industriale “S. Cannizzaro”. 
L'evento gode anche del patrocinio gratuito del Comune di Catania.

«La Giornata Mondiale dei Poveri – si legge nel messaggio del Santo 
Padre Francesco – intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa 
intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e 
di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel 
vuoto». L'evento, declinato nella realtà catanese, impone una 
riflessione sul valore e sul senso della condivisione con gli ultimi di 
una Città che continua a registrare un generale impoverimento. In questo 
quadro, gli appuntamenti di sabato e domenica vogliono essere momenti di 
vicinanza e di ispirazione nel nome di una crescita spirituale per i 
tanti che devono aiutare e per quelli che devono essere aiutati.

Nella giornata di domenica, dopo la celebrazione eucaristica delle ore 
11, presieduta da Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana, 
un momento particolare sarà il tradizionale Pranzo di Santa Elisabetta, 
compatrona dell'Ordine Francescano Secolare, che vedrà le famiglie delle 
fraternità della zona di Catania preparare, come ogni anno, il pranzo 
per circa 300 bisognosi della Città che verranno serviti nella navata 
centrale del Santuario. Il servizio dei volontari dell'OFS si pone in 
continuità con l'esperienza praticata alla mensa dell'Help Center della 
Caritas Diocesana, dove operano da otto anni per ogni venerdì della 
settimana.

Un evento speciale che Don Piero Galvano ha voluto riassumere in questi 
termini: «“Il Signore ci dà la vita libera e noi attratti dal superfluo 
della società ci sentiamo schiavi di noi stessi”. Questo pensiero, 
tratto dal Calendario Caritas 2019 “I Pensieri dei Poveri”, ci aiuti ad 
aprire il nostro cuore alla generosità, all'altruismo e a non essere 
schiavi del nostro egoismo».

Un momento di grande significato anche per i componenti dell'Ordine 
Francescano Secolare: «Siamo direttamente coinvolti con le famiglie 
della fraternità che, ormai da otto anni, – hanno spiegato dall'OFS di 
Catania – preparano un pranzo destinato a diventare un momento di festa 
per circa 300 poveri della Città. Per tutti noi non si tratta di un 
episodio isolato, ma la naturale prosecuzione della nostra esperienza di 
servizio alla mensa Caritas dell'Help Center».
 

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