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La carità non si è mai fermata: mercoledì riapre anche l'Help Center Don Piero Galvano: «Non abbassiamo la guardia sul virus, ma attenzione anche all'emergenza povertà»

CARITAS DIOCESANA DI CATANIA

CATANIA. Dopo un periodo di supporto alle parrocchie e alle associazioni
della città, tramite donazioni di alimenti, ascolto da remoto e
coordinamento generale, la Caritas Diocesana di Catania, visto il
perdurare dell’emergenza povertà da coronavirus, ha stabilito, a partire
da domani, mercoledì 15 aprile, la riapertura quotidiana dell’Help
Center, con gli opportuni accorgimenti e la necessaria rimodulazione
dell’attività assistenziale. La decisione è maturata, in accordo con la
Curia di Catania, in accoglimento delle sollecitazioni da parte delle
associazioni caritative, sempre più oberate dalle richieste di soccorso
di molti concittadini che affrontano e affronteranno a lungo le gravi
conseguenze economiche della diffusione di un'epidemia che in Sicilia,
sebbene ancora in atto, risulta comunque più contenuta e sotto
controllo.

La struttura dell'organismo diocesano, pertanto, sarà aperta
esclusivamente per la distribuzione dei pasti, che verrà effettuata
all’aperto, nel piazzale antistante l’Help Center, tutti i giorni dalle
12:30 alle 14:00, nell’osservanza di tutte le misure anti-contagio
previste dall'autorità pubblica, sia nella preparazione che nella
distribuzione dei pasti agli assistiti.

L’Help Center proseguirà, inoltre, nella sua collaborazione e
condivisione delle risorse con le altre associazioni della Città.
Un'azione sentita e ponderata in seguito alle crescenti esigenze, da
parte di molti cittadini, di beni di prima necessità che, nelle scorse
settimane, la Caritas ha soddisfatto temporaneamente tramite la Rete
delle parrocchie e delle associazioni e che adesso richiedono un
ulteriore e più continuativo aiuto.

In queste settimane di emergenza sanitaria ed economica, gli operatori
sono sempre stati in prima linea nell’assistenza dei meno fortunati,
nella collaborazione quotidiana con la Rete Caritas della Città, non
facendo mai mancare agli assistiti, seppur in maniera indiretta, il
proprio sostegno. Contestualmente al lavoro giornaliero di distribuzione
delle numerose donazioni ricevute, in vista della riapertura, si è,
inoltre, provveduto alla pulizia straordinaria, disinfezione e
disinfestazione dei locali in via precauzionale, all' approvvigionamento
dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori e gli
assistiti e di gel igienizzante.

Don Piero Galvano ha voluto ribadire l'urgenza della riapertura: «Siamo
stati costretti a riaprire per via dell'emergenza povertà sempre più
crescente, in una realtà, come quella etnea, che era stata già
martoriata dalla crisi economica, anche se è importante ribadire alla
cittadinanza che il nostro livello di attenzione alle misure
anti-contagio resterà altissimo, perché siamo assolutamente consapevoli
dell'urgenza di non abbassare la guardia».

La rete della solidarietà delle parrocchie catanesi nell'emergenza coronavirus Coordinati dalla Caritas Diocesana i fedeli hanno risposto al grido di aiuto degli ultimi

CARITAS DIOCESANA DI CATANIA

CATANIA. C'è una rete di solidarietà fatta di mani invisibili e
silenziose che nelle ultime settimane ha continuato a tenere vivo il
cuore del sistema dell'assistenza agli ultimi. Sono le Caritas
parrocchiali del territorio dell'Arcidiocesi di Catania, composte da
fedeli, sacerdoti, volontari, che collettivamente, come in una grande
famiglia, continuano a sostenere i più bisognosi nella tempesta
dell'emergenza coronavirus che sta rendendo tutti più poveri. Una catena
di solidarietà che vive di preghiera, di ascolto e anche di panini,
pasti, pacchi spesa e che diventa fondamentale per prestare assistenza
in un periodo in cui tutto è diventato più complicato, dalle norme
anti-contagio che hanno limitato l'accesso nei consueti luoghi di
distribuzione dei pasti, come le mense sociali, alla chiusura della
maggior parte delle attività produttive che ha ridotto le donazioni
dell'invenduto di bar e pub e ha fatto crescere la porzione di quanti
richiedono un aiuto perché senza lavoro.

La creatività della solidarietà, concetto ispirato dalle parole del
Santo Padre, è diventato un messaggio vivo e vibrante alla Parrocchia S.
Maria della Mercede di Catania, in via Caronda. Da queste parti, la
Caritas parrocchiale è sempre stata in stretto contratto con l'Help
Center della stazione centrale, tramite la donazione di offerte
economiche o alimenti. Dopo la sospensione del servizio mensa, in
seguito all'impossibilità di far rispettare le misure anti-contagio
previste dall'autorità pubblica, i fedeli si sono rimboccati le maniche
e si sono riorganizzati. «Diversi parrocchiani hanno cominciato a
preparare i panini in casa – ha spiegato Padre Olivarius Kalupale, Vice
Parroco della Parrocchia – che poi per due volte alla settimana vengono
consegnati alla Comunità di Sant'Egidio che si occupa della
distribuzione». A San Giorgio, la Caritas parrocchiale della parrocchia
Beato Padre Pio da Pietrelcina ha da sempre un legame speciale con il
sostegno agli ultimi. Il parroco è don Piero Galvano, direttore della
Caritas Diocesana, che ha voluto raccontare il costante impegno dei suoi
parrocchiani: «nelle ultime settimane, con l'intensificarsi
dell'emergenza, non abbiamo fatto mancare il nostro sostegno, come
parrocchia e come Caritas, con la preghiera e attraverso l'acquisto di
beni materiali, tra cui un centinaio di litri di olio, e adesso abbiamo
lanciato un'ulteriore raccolta di tonno in scatola». Dalla periferia al
centro città, dove la parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli dei Padri
Gesuiti di via Pantano è un'altra realtà particolarmente sensibile. Le
famiglie più bisognose, in tempi di normalità, vengono assistite
direttamente col porta a porta mentre settimanalmente si raccolgono
donazioni per l'Help Center della Caritas Diocesana che, per una volta a
settimana e per una domenica al mese, vede preparare e servire in mensa
un gruppo della Caritas parrocchiale. «Con l'emergenza abbiamo dovuto
convertire le nostre donazioni di beni alimentari di prima necessità e a
lunga conservazione – ha raccontato Padre Narciso Sunda, gesuita,
parroco della parrocchia del SS. Crocifisso dei Miracoli –  in olio
d'oliva, tonno e sottilette, così da permettere la preparazione dei
panini». Adesso, alcuni parrocchiani, con tutte le precauzioni del caso,
distribuiscono pasti per strada, e poi «collaboriamo con diverse
associazioni e ci stiamo attivando per la distribuzione di buoni spesa;
è un momento difficile ma sentiamo un grande e profondo attaccamento nei
confronti dei più bisognosi e anche nei riguardi della parrocchia».

Non solo parrocchie, ma anche associazioni continuano a resistere alle
avversità di questo periodo. «Stiamo lavorando tutti in sinergia, come
richiesto dal nostro Arcivescovo – ha sottolineato il presidente
Beniamino Sorbera De Corbera dei “Cavalieri della Mercede di Catania”,
la struttura che si trova in via di Sangiuliano n. 58 – con la Caritas
Diocesana che resta un punto di riferimento. Questa ci ha permesso
diverse fonti di approvvigionamento da distribuire nel corso delle
attività che continuiamo a garantire: accoglienza diurna con servizio
doccia, distribuzione vestiario e servizio di colazione, e poi alle 14
distribuzione del pasto da asporto e dei pacchi spesa».

In cima a questa variegata e composita realtà di assistenza, che include
tantissime altre parrocchie della città e dei paesi limitrofi, c'è il
coordinamento e la distribuzione di alimenti della Caritas Diocesana.
«Non ci siamo mai fermati sul fronte del supporto a distanza – ha
evidenziato Salvo Pappalardo, responsabile delle attività – e siamo
sempre stati operativi per la donazioni di alimenti a diverse realtà che
operano nel territorio perché hanno strutture adeguate, come
“Accoglienza e Solidarietà”, “La locanda del Samaritano”, la cooperativa
“Mosaico” e il Centro Suore di Madre Teresa di Calcutta». Intanto, nelle
ultime settimane, le linee telefoniche e le chat dell'organismo
diocesano si sono tramutate in strumenti preziosi per aiutare e
indirizzare e attraverso cui ricostruire le trame di centinaia di
famiglie, di senza tetto e di persone abbandonate e impossibilitate ad
agire. «Viviamo e percepiamo situazioni complicate – ha concluso don
Piero Galvano – anche per queste ragioni come Chiesa ci siamo impegnati
ancora di più, in accordo col nostro Arcivescovo, per assistere e
aiutare nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni
dell'autorità pubblica, perché bisogna agire secondo coscienza di
cristiani, azione che comporta un elevato senso di responsabilità nei
confronti del prossimo». Intanto, si lavora per riorganizzare la
riapertura dei servizi che, salvo provvedimenti eccezionali, dovrebbero
riprendere verso la metà di aprile, nel piazzale antistante l'Help
Center con la distribuzione di pasti.

L'Istituto di Catechetica dell'Università Pontificia Salesiana, in collaborazione con l'Ufficio Catechistico Nazionale sta conducendo una ricerca sulla figura dei catechisti nelle comunità ecclesiali

Ufficio Catechistico Diocesano

Carissimi catechisti,

L'Istituto di Catechetica dell'Università Pontificia Salesiana, in collaborazione con l'Ufficio Catechistico Nazionale sta conducendo una ricerca sulla figura dei catechisti nelle comunità ecclesiali italiane.

Vi inoltriamo la lettera e il link per rispondere al questionario; partecipare a questa indagine è importante perchè tutti contribuiamo alla progressione della riflessione catechetica per un sempre più qualificato servizio alla Chiesa.

Vi chiediamo di rispondere a tutto il questionario e di non tralasciare nulla, importanti alcuni item finali, altrimenti il questionario non sarà valido.

Data ultima il 30 aprile p.v.

http://survey.statisticsal.net/index.php/572626?lang=it

Vi chiediamo di spendere tutto il tempo necessario per rispondere al questionario, senza fretta e con responsabilità.

Grazie sempre per il vostro impegno

p. Gaetano, p. Pasquale, Don Franco

 

Celebrazioni della Settimana Santa presiedute da Sua Eccellenza l'Arcivescovo in Cattedrale - Diretta straeming

Arcidiocesi di Catania

Celebrazioni della Settimana Santa presiedute da Sua Eccellenza l'Arcivescovo in Cattedrale - Diretta straeming:

1. Domenica delle Palme
Ore 10.30 Commemorazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme (II forma) e Celebrazione Eucaristica

2. Giovedì Santo
Ore 19 Santa Messa in Coena Domini

3. Venerdì Santo
Ore 17.30 Azione Liturgica in Passione Domini

4. Veglia Pasquale
Ore 21 Solenne Veglia e Messa in Resurrectione Domini

5. Domenica di Pasqua
Ore 11 Santa Messa solenne. Benedizione Apostolica con annessa l'indulgenza plenaria.

Sac. Pasquale Munzone, Cerimoniere

Lettera di ringraziamento che, su iniziativa della CRAL (Consulta Regionale Aggregazioni Laicali), è stata inviata all'Arcivescovo

Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali

In allegato la Lettera di ringraziamento che, su iniziativa della CRAL (Consulta Regionale Aggregazioni Laicali), è stata inviata all'Arcivescovo, e in contemporanea da tutti  i segretari diocesani delle Consulte delle Aggregazioni laicali ai rispettivi vescovi. E' un segno semplice ma significativo che ci fa sentire uniti e abbracciati ai nostri pastori e all'intera comunità dei credenti in un momento così difficile. 

L'Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina ed il Sindaco Salvo Pogliese alle ore 12,00 si recheranno al Cimitero di Catania per un momento di preghiera

Arcidiocesi di Catania

Arcidiocesi di Catania
L'Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina ed il Sindaco Salvo Pogliese alle ore 12,00 si recheranno al Cimitero di Catania per un momento di preghiera. Coloro che fossero interessati alle riprese effettuate in forma privata possono collegarsi ai canali di Facebook dell'Arcidiocesi di Catania: https://www.facebook.com/ArcidiocesidiCatania/?epa=SEARCH_BOX
e di Prospettive docesict: https://www.facebook.com/diocesict/?modal=admin_todo_tour

Giuseppe Longo
Dir. Uff. Com Soc. Diocesi Catania
Pubblicista n. 136200

 

In allegato la preghiera

Di seguito e in allegato alcune precisazioni in merito alle iniziative messe in campo dalla Caritas Diocesana nel corso dell'emergenza Coronavirus.

Caritas Diocesana Catania

CATANIA. La Caritas Diocesana si affida a quelle forme di solidarietà
creativa che sono state suggerite anche dal Santo Padre per evitare che
a pagare il prezzo più elevato dell'attuale crisi siano proprio gli
ultimi, già particolarmente esposti a situazioni di difficoltà e
disagio. In accordo con la Curia di Catania, l'organismo diocesano
proseguirà nelle disposizioni già intraprese le scorse settimane,
prorogando la sospensione dei servizi dell'Help Center della Stazione
Centrale fino al 3 aprile, data l'impossibilità di far rispettare quelle
misure anti-contagio che risultano necessarie per arginare il
diffondersi del Covid-19, anche se continuano e si intensificano quelle
operazioni di coordinamento, supporto da remoto e donazioni nei
confronti delle altre associazioni che mantengono delle strutture
adeguate al rispetto degli standard imposti dall'autorità pubblica.

In particolare, nel corso delle ultime settimane e in occasione delle
prossime, la Caritas Diocesana ha donato e continuerà a donare alimenti
e altri beni in ingente quantità a enti e/o associazioni accreditate e
in grado di certificare la propria operatività. L'elenco dei beni donati
e in procinto di esserlo è lungo e articolato e comprende alimenti, come
latte, riso, pasta, ricotta, yogurt, latticini, merendine, zucchero,
olio di semi ed extravergine, sottilette, tonno e biscotti, e anche
vestiario, come scarpe e giubbotti che risultano necessari in questo
periodo in cui si è nuovamente affacciata l'emergenza freddo. Tra le
associazioni che usufruiscono della collaborazione e delle donazioni
della Caritas Diocesana, oltre alla Locanda del Samaritano che fa parte
della rete, beneficiando anche di un contributo annuo di 50mila euro da
parte dell'organismo diocesano, ci sono anche i Cavalieri della Mercede
e l'associazione “Accoglienza e Solidarietà”.

La Caritas Diocesana, inoltre, continua a essere a disposizione
dell'utenza tramite quegli strumenti di smart working consentiti dai
dpcm. Oltre alla disponibilità telefonica, gli operatori dell'organismo
diocesano stanno garantendo supporto agli assistiti con l'utilizzo delle
chat sui social (facebook e instagram) e anche via email, animando
inoltre la comunità dei volontari con le riflessioni del direttore don
Piero Galvano che vengono condivise sui canali ufficiali e sulla
mailing-list. Per stimolare la cura della parola di Dio e per offrire un
modo utile per impegnare quanti sono costretti a restare a casa per il
bene di tutti, è stata posticipata la scadenza del Concorso biblico fino
al 30 aprile. Risultano, invece, bloccati i lavori di ristrutturazione
per bagni e docce all'Help Center della Stazione Centrale, avviati lo
scorso ottobre, e quindi sono da valutarsi le date per l'inaugurazione.

Il direttore ha voluto, inoltre, puntualizzare che: «La speranza e
l'esigenza di poter tornare pienamente operativi quanto prima non devono
offuscare la necessità di tutelare tutte le persone dall'eventualità del
contagio. Noi continuiamo a esserci nelle forme più sicure per assistiti
e operatori, ma chiediamo a tutti voi di restare a casa».
 

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