La Festa dell’Immacolata nella nostra città: pillole di storia
I Frati Minori Conventuali, vivente ancora S. Francesco, dopo tante peregrinazioni locali, ebbero la loro residenza stabile a Catania nel 1329, quando Eleonora D’Angiò, sposa di Re Federico D’Aragona, fece costruire chiesa e convento in onore di S. Francesco d’Assisi e dell’Immacolata.
Anche prima del terremoto, intorno al 1624, seguendo l’esempio di Palermo, la devozione all’Immacolata crebbe tanto che la Chiesa fu titolata semplicemente l’Immacolata e il Senato catanese la proclamò compatrona della città assieme a S. Agata, col relativo cosiddetto “patto di sangue”; anche l’Università, in cui insegnarono illustri teologi francescani, si fregiò del titolo onorifico dell’Immacolata.
Dopo il terremoto, ricostruiti Chiesa e convento in stile barocco a spese dei fedeli, la devozione si moltiplicò e nel XVIII sec. sorse la Confraternita degli “Schiavi dell’Immacolata” che assunse l’onore delle spese della Festa.
Nel primo ventennio del Novecento, vivente S. Massimiliano Kolbe, il Rettore P. Luigi Pona (+1936) fece sorgere il primo nucleo della Milizia dell’Immacolata, che raggiunse il suo splendore negli anni ’50 con P. Francesco Randazzo (+1977), il quale ha lasciato in eredità l’Istituto delle Missionarie Militi dell’Immacolata tuttora operanti nel quartiere periferico di san Giorgio a Catania.
Nel corso del secolo scorso la devozione è diventata così popolare che la Chiesa dell’Immacolata è stata dichiarata Santuario diocesano e la Festa, sostenuta dai Frati assieme al nostro Ordine Francescano Secolare, è riuscita a mantenersi sempre profondamente e devotamente “cittadina”.
Per i Frati Minori Conventuali, P. Tommaso M. Gaudio.