CATANIA, IL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO “FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA, IMPEGNO SOCIALE CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA”

CATANIA, IL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO
“FORMAZIONE ALLA VITA CRISTIANA, IMPEGNO SOCIALE CONTRASTO ALLA POVERTA’ EDUCATIVA”

Pratica dell’ascolto, formazione alla vita cristiana e non appena ai sacramenti, impegno a portare il Vangelo nel mondo curando le tante ferite sociali presenti nel territorio, lotta alla dispersione scolastica: sono questi alcuni temi emersi al Convegno pastorale diocesano di Catania in corso da martedì 19 settembre al Santuario Madonna della Sciara di Mompileri.

Il Convegno pastorale, che vede impegnati con l’arcivescovo Luigi Renna, i parroci e un migliaio di operatori pastorali della diocesi di Catania, si concluderà stasera (mercoledì 20 settembre). S’è aperta così ufficialmente la nuova fase, quella sapienziale, del cammino sinodale diocesano.
Dopo il saluto di benvenuto della prof. Maria Dolores Doria, l’arcivescovo ha presentato i tratti salienti della sua nuova Lettera pastorale, che ha per titolo “Camminiamo con il Signore da fratelli per testimoniare il Risorto”.

Ai numerosissimi laici presenti, ai sacerdoti, alle religiose e religiosi, mons. Renna ha lanciato un invito pressante a mettersi in cammino, seguendo il metodo sinodale dell’ascolto e della comunionalità e ha offerto indicazioni per superare l’individualismo sociale e l’irrilevanza del “discorso cristiano” nella società.

Un tema che sta molto a cuore all’arcivescovo Renna è la formazione delle nuove generazioni. Non sfugge al presule, infatti, che la frequenza all’Eucarestia domenicale anche nel Catanese è in forte calo e “dobbiamo chiederci – ha detto - come mai tanti giovani battezzati o cresimati entrino, assieme alle loro famiglie, subito dopo la catechesi per i sacramenti nel numero dei non praticanti o dei mai praticanti”. “Il discorso cristiano – rileva l’arcivescovo Renna – appare sostanzialmente insignificante per la maggior parte delle donne e degli uomini di oggi”.

Ecco allora il primo obiettivo strategico indicato dall’arcivescovo per il cammino della Chiesa di Catania: puntare sulla educazione alla vita cristiana in tutte le fasi dell’esistenza e non appena a una educazione ai sacramenti.

Come secondo obiettivo l’arcivescovo ha indicato la missione: “Portate il Vangelo nel mondo. Create cantieri per il riscatto della situazione sociale in ogni parrocchia in ogni comune della diocesi”.

Quindi, mons. Renna ha chiesto alla Chiesa di Catania un impegno straordinario al contrasto della dispersione scolastica, che vede migliaia di minori che non riescono a concludere il ciclo scolastico dell’obbligo. L’arcivescovo ha annunciato che in 15 parrocchie partirà il doposcuola pomeridiano a sostegno degli studenti più fragili.

Infine, un appello alla adorazione eucaristica. “Se non partiamo dalla preghiera – ha concluso mons. Renna – non potremo fare il cammino sinodale”.

Il vicario episcopale per la Pastorale, don Giuseppe Raciti, ha quindi presentato nel dettaglio le indicazioni pastorali e il crono programma del lavoro che attende gli operatori pastorali nella diocesi.

Oggi (mercoledì), sempre a Mompileri, il secondo giorno di lavoro sarà aperto da una relazione della prof. Annalisa Caputo, docente di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Bari e presso la Facoltà teologica pugliese, nonché referente regionale per la Puglia del Cammino Sinodale.

Il convegno si concluderà con un dibattito moderato dal prof. Marco Pappalardo, referente sinodale diocesano.