A Catania un adolescente su quattro non rispetta gli obblighi scolastici e formativi. Povertà educativa e devianza giovanile marciano di pari passo perchè alle pendici dell’Etna la dispersione scolastica si concentra in particolar modo nelle aree controllate dalla criminalità organizzata dove gli adolescenti a spasso diventano manovalanza per pratiche illecite, in particolar modo spaccio di stupefacenti
SOTTO IL VULCANO
di Alessandro Gaeta
montaggio Marco Di Luise
ricerche Giovanna Crispino
25 giugno 2023 ore 23.20 Raiuno
Il reportage per Speciale Tg1 racconta la storia di Giuseppe che ha trascorso un periodo di detenzione nell’Istituto Penale Minorile di Acireale dove ha svolto un corso di formazione in agricoltura e quella di Siria coinvolta dai genitori in un traffico di stupefacenti che su ordine del giudice è stata collocata in casa famiglia. Entrambi con l’aiuto di educatori e assistenti sociali particolarmente competenti sono riusciti ad avviare un percorso di recupero.
Grazie all’attivismo del presidente del Tribunale per i Minorenni che è l’ideatore del protocollo Liberi di Scegliere per agevolare l’allontanamento dei minori a rischio dal contesto criminale e familiare di provenienza, Catania è in prima linea nel contrasto a devianza e dispersione scolastica. Presso la Prefettura è stato attivato un Osservatorio a cui partecipano tra gli altri operatori del diritto e delle forze dell’ordine e i sociologi dell’Università di Catania.
Purtroppo la città etnea è diventata anche incubatrice di fenomeni di subcultura mafiosa come quella del cantante trap Niko Pandetta, nipote di un boss di mafia al 41 bis e adesso anche lui in carcere che con i suoi brani -visualizzati su internet da decine di milioni di utenti- esalta le attività criminali e sbeffeggia le forze dell’ordine.