La Solennità di Pentecoste rappresenta per le Aggregazioni laicali una tappa importante del cammino ecclesiale che si dipana durante tutto l’anno liturgico. La memoria ritorna sempre con affetto a quel 30 maggio del 1998 in Piazza S. Pietro quando, nel giorno di Pentecoste, Giovanni Paolo II pronunciò il celebre discorso ai Movimenti ecclesiali e alle nuove Comunità convocate per l’occasione.
Ricordo le sue parole potenti: “Sempre, quando interviene, lo Spirito lascia stupefatti. Suscita eventi la cui novità sbalordisce; cambia radicalmente le persone e la storia”.
La sua fu una esortazione accorata affinché i laici e le laiche, consapevoli della propria identità battesimale, realizzassero appieno la propria vocazione e missione nella Chiesa. Da quel discorso di 25 anni fa giunge ancora a noi fresco e attuale il grido del santo Papa polacco: “Accogliete con gratitudine e obbedienza i carismi che lo spirito non cessa di elargire! Non dimenticate che ogni carisma è dato per il bene comune, cioè a beneficio di tutta la Chiesa! [...] La Chiesa si aspetta da voi frutti ‘maturi’ di comunione e di impegno.”
In fondo è quello che anche grazie al cammino sinodale (e non solo) Associazioni, Movimenti e Aggregazioni laicali di ogni denominazione si sforzano di maturare, provando a costruire la Chiesa in uscita tanto auspicata da Papa Francesco.
La Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali anche quest’anno, durante la Veglia di Pentecoste di sabato 27 maggio alle ore 20.00 in Cattedrale, pregherà insieme all’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, affinché lo Spirito continui a condurre le donne e gli uomini che vivono con responsabilità la propria vocazione laicale a servizio della comunità ecclesiale, facendoli crescere sempre di più nella comunione e nella missione.
Febronia Lamicela
Segretaria Consulta Diocesana Aggregazioni Laicali