Giornata Internazionale dei rom, sinti e camminanti

Giornata Internazionale dei rom, sinti e camminanti
Sabato 15 aprile, ore 18, giornata di sensibilizzazione promossa dall'Ufficio per la
Pastorale delle Migrazioni nella parrocchia Divina Maternità della B.M.V  in  Cibali
L'8 aprile in tutto il mondo sarà celebrata la Giornata internazionale dei rom, sinti e camminanti
(Romano Dives) per sensibilizzare la loro cultura, per contrastare la discriminazione e favorirne
l’inclusione.
L'Ufficio per  la  Pastorale  delle  Migrazioni  dell’Arcidiocesi  di  Catania, diretto  dal diacono  don
Giuseppe  Cannizzo,  festeggerà la  Giornata,  sabato  15  aprile  2023,  alle  ore  18,00,  presso  la
parrocchia della Divina Maternità della B.M.V. in Cibali, con una solenne celebrazione eucaristica
presieduta dal parroco Sac. Gianluca Giacona.
La prima Giornata internazionale si tenne a Londra l’8 aprile 1971, per ricordare il primo congresso
mondiale  della  popolazione  Rom,  adottando  la  denominazione  rom  (uomo)  per  designare  la
nazione romanì, che abbraccia i popoli Manouches, Kalderash, Lovara, Romanìchéls, Vlax, Domari,
Nawar, Làutari e tanti altri.
In  tale  circostanza  si  concretizzò  la  Romani  Union,  la  prima  associazione  mondiale  dei  rom,
rappresentata da una bandiera che raffigura una ruota rossa su uno sfondo blu e verde (colori che
rappresentano il paradiso e la terra). La ruota con 16 raggi simboleggia, invece, lo spirito errante
dei  Rom;  inoltre  è  stato  adottato  come  inno  la  canzone  “Djelem  Djelem”  (Camminando
camminando).
Le  persone  Rom  e  Sinti  che  risiedono  in  Europa,  secondo  l’Agenzia  europea  per  i  diritti
fondamentali, sono circa 12 milioni e costituiscono la minoranza etnica più diffusa;  la maggior
parte si trova in Romania  con oltre 2 milioni, ma percentuali rilevanti si registrano anche in
Spagna, Ungheria e Bulgaria (circa mezzo milione). In Italia sono almeno 170 mila, ma questi
numeri sono sempre approssimativi, in quanto non esistono censimenti definitivi.
Senza terra, il popolo Rom, è stato ed è ancora oggi, segnato dalla violenza causata dall’odio
razziale, da discriminazioni, da pregiudizi, dall’esclusione sociale, dalla negazione della cittadinanza
e  dei  diritti  economici,  da  povertà  e  da  persecuzioni,  come  avvenne  nella  seconda  Guerra
Mondiale dove centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini sono stati barbaramente uccisi nei
campi di sterminio.
Discriminazione, razzismo e difficoltà di accesso ai servizi economici e sociali sono problemi che
caratterizzano la vita di molti Rom anche in Italia.