Messaggio dell'Arcivescovo in occasione della veglia di preghiera per la giovane mamma uccisa nel quartiere San Cristoforo, Valentina Giunta

Carissimi,
mi sarei voluto unire a voi per pregare per la giovane mamma uccisa nel
quartiere San Cristoforo, Valentina Giunta, figlia e sorella, moglie e madre, ma avevo
già preso l’impegno di celebrare la Messa per il Perdono di Assisi e nella chiesa di
Santa Maria di Gesù. Sono unito a voi spiritualmente nella celebrazione eucaristica,
per invocare dal Signore misericordia, amore e speranza.
Misericordia per il figlio di Valentina: è la misericordia di Dio che invochiamo, così
simile ai sentimenti di una madre. Perché Valentina rimane madre anche di quel figlio
che ha perso il controllo di sé, e certamente nel suo cuore in questi giorni sta
prendendo coscienza che la violenza non risolve mai i problemi, ma li complica di più;
che una madre è un dono grande della vita perché è colei che ci ha dato la vita; che il
primo nome che ha imparato a pronunciare e forse l’ultimo che pronuncerà nella sua
vita, quello di “mamma”, è stato macchiato da un gesto che solo la misericordia di Dio
può cancellare. E l’amore di una mamma, perché, ne sono sicuro, Valentina prega per
suo figlio e gli vuole bene, anche ora che è nel misero della vita eterna.
Vogliamo chiedere amore: quell’amore che è stato turbato nella famiglia di Valentina
e in tante famiglie, dove non ci si capisce più, si litiga, si alza la voce, si usa violenza.
Cosa manca? L’amore vero, quello che vuole il bene dell’altro, soprattutto dei figli, e
li vuole salvare da una vita che è precaria, che è senza lavoro, senza un onesto lavoro,
che vuole preservarli da una esistenza dura.
Vogliamo pregare per tutte le mamme di Catania, per quelle che come Valentina non
perdono la speranza che i propri figli non conoscano il carcere, la povertà, la
mancanza di istruzione. Sono donne che hanno speranza: preghiamo perché abbiamo
della alleate grandi nei loro mariti, nei loro stessi figli, nella nostra comunità cristiana,
negli amici e parenti. Ricordiamo, come diceva don Tonino Bello, che “ che gli uomini
hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”. Valentina
era sola, con la sua sola ala a voler volare: diamogli la nostra “ala di riserva”,
perché possiamo aiutare tante mamme, tanti papà, tanti giovani a volare verso
un futuro migliore, da costruire nella giustizia, nella dignità, nell’amore, in
questa stupenda ma difficile città di Catania!