“EFFONDERÒ IL MIO SPIRITO ED ESSI SARANNO PROFETI” (Atti 2,18) - I frutti del cammino sinodale - LETTERA PASTORALE 2024-2025

“EFFONDERÒ IL MIO SPIRITO ED ESSI SARANNO PROFETI” (Atti 2,18)
I frutti del cammino sinodale
LETTERA PASTORALE 2024-2025

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
carissimi presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati, in questi giorni di convalescenza in seguito all’infarto che ho avuto l’11 agosto scorso, non mi ha mai abbandonato il proposito di scrivere anche per quest’anno 2024-2025 la lettera pastorale (in allegato). Sono consapevole che non ho dato il meglio di me stesso, ma soltanto quello che ho potuto, in base a riflessioni ed appunti raccolti tra giugno e luglio. E questo mi basta. Anche in una situazione di fragilità si può dare qualcosa agli altri, soprattutto la propria testimonianza. È vivo in me il ricordo e l’esempio ricevuto nei primi anni di sacerdozio da un vescovo che aveva avuto un problema di salute molto più serio del mio, che non si era tirato indietro dal ministero e, che ave- va acquisito negli ultimi mesi della sua vita terrena una tonalità ancora più profetica di quella che era stata negli anni in cui “scoppiava di salute”. Si tratta di don Tonino Bello, il venerabile vescovo di Molfetta: il suo esempio, come quello di tanti pastori che hanno vissuto momenti critici per la loro salute, nel mio piccolo, mi è sempre dinanzi.
Ed eccomi qui a consegnarvi una lettera pa- storale per il 2024-2025 che dovrebbe tenere in- sieme due esigenze: la prima accompagnare la fase “profetica” del cammino della Chiesa di Catania, a compimento del cammino sinodale vissuto in questi anni; la seconda, preparare al Giubileo del 2025, grande occasione di rinnovamento per la nostra vita personale e comunitaria, da vivere, come il Papa ci ha invitato con la bolla di indizione, nel segno della speranza. Cercherò di tenere presenti insieme queste due esigenze, precisando che per la solennità di Tutti i Santi vi darò una Nota pastorale sull’Anno Santo, nella quale indicherò luoghi diocesani e modalità con cui lo vivremo.
Per ora desidero che sia portato avanti bene il percorso iniziato tre anni fa con le assemblee sinodali e che in questa fase richiede delle scelte ben precise.