XXXV Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei
18 gennaio 2024
OLTRE LE PASSIONI TRISTI, CREDENTI CHE CONTAGIANO SPERANZA
Comunicato stampa
Le parole che Dio rivolge al profeta Ezechiele – “Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?” (Ez 37, 3) – sono alla base della riflessione che il prossimo giovedì 18 gennaio 2024 vedrà impegnata la Comunità diocesana catanese ad approfondire e sviluppare il dialogo con gli ebrei e preludono all’annuncio di rinascita del successivo versetto 5: “Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete” (Ez. 37, 5).
Tutto il brano di Ezechiele (37, 1 – 14), condiviso tra cattolici ed ebrei, vuole avviare e sostenere, nei differenti contesti, processi di dialogo con le realtà ebraiche e di riscoperta delle radici ebraiche della e nella fede cristiana.
Il brano di Ezechiele evoca l’immagine di Dio Creatore che prolunga nel tempo il momento delle origini, perché abitato dalla presenza efficace di Dio che interviene grazie al suo Spirito, e attesta una fede che va oltre l’esperienza dello scoraggiamento e della morte.
Immersa nel Cammino sinodale, la Comunità cristiana è invitata a ritrovare nella profezia di Ezechiele l’icona di Emmaus, in cui Gesù Risorto risveglia alla vita i suoi discepoli, rigenera in loro la speranza e li sollecita ad una continua conversione del cuore nel rapporto con Dio, con l’umanità, con la terra: solo così possiamo sperare in un mondo in pace, riconciliato, giusto, rispettoso del creato.
Tutta la fede biblica ricorda che siamo continuamente rinnovati da Dio e che la speranza dell’uomo poggia innanzitutto su Dio che è fedele alle sue promesse, sul Dio Creatore che ha fatto alleanza con l’uomo e con il popolo.
Come credenti desideriamo collaborare con tutti coloro che, seguendo le “aspirazioni più segrete del cuore umano” (Concilio, GS 21), contribuiscono a far nascere un mondo nuovo e desideriamo offrire il nostro servizio a tutti per far sbocciare il Regno, rigenerando speranza, fiducia e coraggio.
Nella Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei auspichiamo una rinnovata passione per la Scrittura, certi che proprio le sue pagine possono rigenerare in noi “passioni felici”, aiutarci a sostenere l’umano che è comune, contagiare speranza.
Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso