Carissimi tutti,
tornano con una certa insistenza e frequenza alcune parole che Papa Francesco rivolge a tutti i cristiani nel mondo e che ha voluto anche rimarcare nella sua prima enciclica, Evangelium Gaudium, sensibilizzando tutta la Chiesa sparsa nei cinque continenti a mettersi in un continuo stato di uscita: “Tutti siamo invitati ad (…) uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo” (EG 20). Per tale ragione, animati e sostenuti dalle parole di Papa Francesco, il Centro Diocesano per l’Animazione Missionaria, i Padri del PIME e l’Ufficio Diocesano per Pastorale della Famiglia, per allargarne gli orizzonti e al contempo dare concretezza a tale invito, propongono a tutta la Comunità Diocesana di Catania il progetto “Famiglia in Missione”. In altre parole, nei mesi estivi è data alle famiglie la possibilità di partire in terra di missione, esattamente in Tanzania (dove operano quotidianamente due nostri sacerdoti “fidei donum” di Catania, p. Salvatore Ricceri e p. Salvatore Guerrera) e in Cameroon (dove P. Christian Noel Bouwe, come preside, dirige una Scuola Secondaria di 1000 studenti), per vivere, all’ombra del missionario e a stretto contatto con le persone del posto, un’esperienza comunitaria ed ecclesiale di fede e di condivisione con quelle comunità che nelle periferie del mondo sperimentano la forza e la verità dell’annuncio evangelico. Tutto ciò diventerà per le famiglie un vero e proprio itinerario di spiritualità, conoscenza e incontro con la Chiesa impegnata in terra di missione, nonché di servizio e di confronto che le condurrà a riflettere sulla propria vita e sui valori su cui essa è fondata. Insomma, ospiti in una missione a scelta tra il Cameroon e la Tanzania e inseriti nelle attività abitualmente svolte dai missionari, in un atteggiamento di scambio e di comunione, l’esperienza diretta della realtà di questi Paesi permetterà alle famiglie che parteciperanno, una volta rientrate, di divenire più consapevoli operatori d’integrazione e di sviluppo per il bene dell’umanità. Per aderire a tale progetto è chiaramente fondamentale e necessaria una specifica preparazione svolta al PIME e guidata dai sacerdoti missionari, dai membri dell’Ufficio per la pastorale familiare e da esperti, per ricevere una formazione adeguata e opportuna per il tipo di esperienza missionaria che si andrà a vivere. Ulteriori dettagli e informazioni sul corso di formazione, sulla preparazione, sui costi ed altro si trovano sulla brochure allegata. Si reputa opportuno precisare che tale proposta non è un viaggio turistico di pura e semplice conoscenza delle terre di missione: preghiera, servizio, incontro, condivisione, confronto e celebrazione eucaristica caratterizzeranno le giornata tipo di tale esperienza missionaria. Si chiede a tutti di divulgare tale iniziativa presso le famiglie che sentono il desiderio di partire. Sarà poi cura degli organizzatori, tramite il dialogo e il confronto, aiutare chi aderirà a tale proposta a compiere un sano e attento discernimento.
In attesa di un vostro riscontro vi salutiamo e vi benediciamo in Cristo
p. Salvatore Cardile (CMD) e p. Salvo Bucolo (UPF)