C'è speranza! Il Signore sostiene l'universo”
(cfr. Lettera agli Ebrei 1,3)
Carissimi IdRC,
vi invio i miei auguri di Natale con i migliori auspici di salute e pace per tutti.
Siamo all'Apertura dell'Anno Giubilare e, per questo, desidero accompagnare il messaggio con un forte richiamo alla Speranza, che si fonda sulla decisione di Dio di farsi uomo per donare la vita a tutti, a partire dai più deboli e vulnerabili. In questo senso: auguri vivissimi a tutti!
La Parola di Dio nella Solennità della Natività del Signore è molto ricca.
Vorrei sottolineare, in particolare, un'espressione della Lettera agli Ebrei che ascoltiamo nella Messa della domenica di Natale: "Ora, in questi giorni, Dio… ha parlato a noi per mezzo del Figlio ... Egli sostiene l'universo con la sua parola potente" (Eb 1,1.3).
È una parola che ci riempie di Speranza in mezzo al mondo in cui ci tocca vivere oggi; è forse l'unica speranza, certamente la più credibile e la più sicura. Il grido di Natale per il mondo di quest'anno è: c'è Speranza nonostante ciò che vediamo e viviamo!
C’è Speranza e ... dire Natale è dire Speranza!
La nascita di Gesù, povero e umile, è stata una “rivoluzione” silenziosa e decisiva, che ha generato una trasformazione fondamentale dell’umanità. Natale è il gioioso compimento della promessa di salvezza di Dio, nel quale riponiamo la nostra Speranza.
Non si tratta di alleanze firmate tra uomini, che vengono facilmente disattese dalle nostre ambizioni. Si tratta della grande Alleanza che Dio ha deciso di stringere con l’umanità, l'alleanza più vantaggiosa che esista, perché è Dio stesso che si impegna, qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa succeda, a sostenere l'universo e tutti gli esseri umani al suo interno. Lo fa incarnandosi, facendosi uomo in un bambino, Gesù, nascendo in una mangiatoia, manifestando così la sua decisione di farsi povero con i poveri, i suoi prediletti.
Con la nascita del Bambino Gesù a Betlemme, nasce l'unica vera Speranza per il mondo e per tutti i suoi abitanti.
Per questo Natale è un tempo da celebrare, un tempo di gioia e di festa, a dispetto di ciò che stiamo vivendo oggi nel mondo.
È un tempo da celebrare per e con tutti nelle nostre Scuole e nelle nostre vite.
La venuta di Gesù è un canto di Speranza per tutti, nessuno escluso.
È vero che nel mondo di oggi a fare più rumore è ciò che distrugge, ma dobbiamo anche riconoscere nelle nostre Scuole tutti quei gesti, segni e azioni che ci parlano già della presenza di questa speranza, che anticipano o ci ricordano la permanenza del Natale, al di là della nostra epoca che sembra essere sempre più preda dei nuovi mercanti dei nuovi templi del business e dell'inganno: i gesti di perdono e di amore vero di una madre e di un padre verso i figli, la decisione di tanti giovani di andare in luoghi remoti per aiutare persone in situazioni di povertà, le tante persone che silenziosamente aiutano gli altri, a volte con piccoli gesti, oltre, a volte con grandi gesti.
In questo Natale, ci uniamo ai milioni di pellegrini che visiteranno Roma per il Giubileo della Speranza 2025, e ai milioni di persone che celebreranno il Giubileo nelle loro diocesi e nei loro Paesi d'origine. Preghiamo affinché ciascuno di noi, e tutti insieme, possiamo essere portatori e strumenti di Speranza nel nostro mondo: poiché “Egli [Gesù] ci ha amati”, possiamo seguire il consiglio di Papa Francesco e imparare, dal cuore di Gesù Cristo, come “relazionarci in modo sano e felice e costruire, in questo mondo, il Regno d’amore e di giustizia. Il nostro cuore, unito al cuore di Cristo, è capace di questo miracolo sociale” (Dilexit nos, n. 28 – Lettera Enciclica di Papa Francesco).
Che la nascita di Gesù, il Principe della Pace, accenda l’amore e la speranza nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, comunità scolastiche e nel nostro mondo.
Vi auguro un buon Natale e un nuovo anno 2025 pieno di speranza!
Sac. Roberto Mangiagli, Direttore USD
Catania 21 Dicembre 2024
Giubileo e IRC, raccogliamo le iniziative
In occasione dell’Anno Santo, l’agenzia di informazione Sir (agensir.it) intende dedicare spazio al mondo educativo e, in particolare, a come i temi del Giubileo entrano nelle aule scolastiche tramite l’insegnamento della religione. Non saranno pochi gli insegnanti che si faranno promotori di attività didattiche o di progetti specifici, comprese uscite, campagne di sensibilizzazione, produzione di materiali artistici, audiovisivi, digitali, ecc. Da qui l’invito a segnalare ogni iniziativa ispirata al Giubileo e al suo tema (“Pellegrini di speranza”) così da rilanciarle attraverso i canali comunicativi dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università (sito e newsletter) e dell’agenzia. Per le segnalazioni si può fare riferimento al Servizio Nazionale (irc@chiesacattolica.it) o alla stessa redazione del SIR (sir@agensir.it).